Lo stress persistente accorcia la vita delle persone
con patologie coronariche: un ennesimo studio ha
scoperto l'acqua calda.
Un altro studio ha esaminato in che misura i
biomarcatori metabolici possono spiegare
l'associazione tra guardare la TV e mortalità, cioè
come e perché passare troppo tempo davanti alla TV
può accorciare la vita.
Partendo dalla constatazione che spesso gli anziani
passano molto tempo davanti alla TV e che questo
fatto è stato collegato all'insorgere di problemi
cardiovascolari, il secondo studio ha trovato un
parziale collegamento tra la staticità del vedere la
TV, la mortalità ed un incremento dei marcatori dei
processi infiammatori.
Lo stesso vale perciò anche per ogni altro
comportamento che tenga fermi davanti ad uno schermo
per lungo tempo.
La TV può isolare o collegare con il resto del
mondo.
Passare troppe ore davanti allo schermo della TV
sostituendolo progressivamente al contatto fisico
con le persone, con l'esterno è sicuramente dannoso,
porta alla solitudine, ad una visione distorta della
realtà (filtrata dalla TV), facilmente, alla
depressione.
Ma se i contatti con il mondo esterno già non ci
sono, o sono impossibili (o quasi), lo schermo può
diventare l'unico contatto.
Ma non c'è solo la TV,
ci sono anche internet, facebook e gli altri social
che tendono a monopolizzare il contatto con
l'esterno, riducendolo fino ad annullarlo, se
possibile, a prendere il controllo esclusivo delle
comunicazioni e che spesso tengono fermi davanti ad
uno schermo.
Quindi il discorso è
complesso ed anche l'analisi di cause ed effetti lo
è.
Si conferma perciò quanto già noto: invecchiare
mantenendosi fisicamente attivi, in contatto con gli
altri, senza isolarsi, cercando di avere interessi
cui dedicarsi che possano prevenire l'eccessivo
stress sicuramente aiuta a vivere meglio, e forse
anche più a lungo.
Per saperne di più
Heart
Persistent psychological distress and mortality in
patients with stable coronary artery disease
Link...
Atherosclerosis
Television viewing and risk of mortality: Exploring
the biological plausibility
Link...
Marco Dal Negro |