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Secondo l'American Journal of Psychiatry sono gli uomini i più chiacchieroni, e non le donne (12/02/2001)

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Secondo l'American Journal of Psychiatry sono gli uomini i più chiacchieroni, e non le donne (12/02/2001)

Una curiosa ma quantomeno interessante ricerca ha smentito uno dei più diffusi luoghi comuni, nonchè convinzione popolare, secondo il quale le donne sarebbero più loquaci degli uomini. Ebbene la suddetta ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell'Università del Michigan e pubblicata sulla rivista "American Journal of Psychiatry", ha rivelato che la verità è esattamento l'opposto di quel che si crede.
Gli studiosi hanno infatti scoperto che il parlare in continuazione è determinato da un vero e proprio eccesso di trasmissioni fra le cellule nervose, condizione che si verifica con più facilità nell'uomo che nella donna. Gli specialisti americani, guidati dallo psichiatra Jon Kar Zubieta, hanno preso in analisi soggetti con un cervello sempre in iperattività. Nello specifico essi hanno spiegato che un impulso nervoso che si propaga non è altro che un insieme di goccioline di messaggero neurochimico che passano di cellula nervosa in cellula nervosa tramite le proteine di trasporto, differenti a seconda dell'impulso; ebbene, in alcuni soggetti una di queste proteine (VMAT2) si trova in sovrabbondanza determinando un "ingorgo" delle sostanze di passaggio. Iniettando il marcatore chimico DBTZ, si è dimostrato che nel cervello possono instaurarsi particolari "incroci" critici che si rendono responsabili di picchi di "traffico nervoso" pari addirittura al 42 per cento in più negli uomini rispetto alle donne.
Nonostante la categoria di persone prese in esame sia forse poco attendibile a causa della presenza, comunque, di un disturbo di tipo maniacale, va sottolineato che l'eccesso di VMAT2 sarebbe presente anche in persona asintomatiche e quindi riconducibile a disturbi intellettivi osservabili in persone non proprio colpite da sbalzi di umore evidenti.

 


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