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Buone notizie per gli obesi (17/01/2001)

Dai risultati emersi dagli ultimi studi potrebbe nascere un nuovo farmaco destinato a combattere l'obesità. Spesso chi soffre di questo invalidante e pericoloso disturbo segue diete equilibrate, personalizzate ed anche drastiche, ma i risultati non sono positivi ed il peso continua ad aumentare. Un'equipe di medici del Centro Studi sull'Obesità dell'Università di Milano ha condotto uno studio in tal senso focalizzando l'attenzione più che sulle cause esterne, sulle cause interne che possono determinare tale "inarrestabile crescita".
Essi hanno spiegato, in un articolo apparso sulla rivista americana "Proceedings of National Academy of Sciences", che nell'organismo umano vi sono due tipi di tessuto adiposo, il grasso bianco ed il grasso bruno, il primo svolgente un'azione di accumulo dei grassi in eccesso nel sangue e funge da riserva energetica, il secondo incaricato di bruciare energia sotto forma di calore. Secondo gli specialisti nelle persone che soffrono di obesità il grasso bruno si atrofizza determinando un blocco dei processi di smaltimento; responsabile di tale atrofizzazione è una sostanza prodotta dalle cellule adipose bianche chiamata Tnt-alfa, una specie di antagonista delle cellule brune.
Si tratta di una scoperta molto importante che potrebbe aprire le porte ad ulteriori ricerche destinate a studiare con più attenzione l'insolito processo al fine di mettere a punto terapie farmacologiche mirate a ripristinare una corretta funzionalità.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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