Dal "Journal of Urology" buone notizie sul cancro alla prostata (18/12/2000)

Si chiama PC-Spes ed oggi è al centro dell'attenzione di studiosi e ricercatori in seguito ad una notizia pubblicata nello scorso mese di ottobre sulla rivista "Journal of Urology" e secondo la quale esso sarebbe in grado di indurre l'apoptosi, vale a dire la morte programmata, delle cellule tumorali della prostata. Accertata con sperimentazioni cliniche e sperimentali, tale capacità del PC-Spes potrebbe renderlo un valido ausilio nelle terapie anticancro.

Ma vediamo che cosa è questo miracoloso prodotto naturale. Si tratta di un composto costituito da numerose piante medicinali: la Dendranthema Morifolium, l'Isatis Indigotica, il Panax pseudo-ginseng, la Serenoa Repens, la Scutellaria Baiacalensis, la Ganoderma Lucidum e la Glycyrrhiza Glabra. La combinazione delle proprietà terapeutiche di tutte le piante conferiscono al composto straordinarie capacità inibitorie sulla proliferazione delle cellule umane del cancro prostatico. 

La somministrazione di 320 mg al giorno ha dimostrato una sensibile riduzione del PSA, una diminuzione del dolore ed un conseguente miglioramento della qualità di vita che si accompagnano anche all'assenza di effetti collaterali di rilievo.

I risultati ottenuti lasciano presagire un largo uso del PC-Spes nelle terapie specifiche anche se restano ancora da valutare la sicurezza, l'impiego a lungo termine, il corretto dosaggio.

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