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Dal Giappone
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(23/11/2001)

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Dal Giappone cellule coltivate per ritrovare la vista
(23/11/2001)

Un gruppo di ricercatori nipponici dell'Università di Kyoto ha dato inizio ad una sperimentazione il cui tentativo è quello di coltivare in laboratorio le cellule che consentono all'occhio umano di percepire la luce, allo scopo di reimpiantarle successivamente nelle persone che hanno perso la vista a causa di una degenerazione della retina.
Nella rivista "Nature Neuroscience" si riferisce quanto detto dal dr. Masatoshi Haruta, a capo della ricerca, che gli individui sofferenti di malattie degenerative come quella maculare o la retinite pigmentosa, perdono la vista perchè si danneggiano le cellule della retina che percepiscono appunto la luce e che non si rigenerano più. In laboratorio, Haruta e colleghi, hanno prelevato da alcuni topi le cellule dell'iride - non sensibile alla luce -, le hanno modificate in maniera tale che divenissero sensibili agli impulsi luminosi al fine di reimpiantarle poi nella retina, la membrana più interna dell'occhio la quale, stimolata dalla luce, trasmette i segnali al nervo ottico il quale, a sua volta, li invia al cervello dove vengono trasformati in immagini. I ricercatori giapponesi hanno utilizzato il Crx, un gene che si trova nella retina e che, aggiunto alle cellule dell'iride, ha permesso loro di cominciare a produrre la rodopsina, una proteina sensibile alla luce.
Prossimo passo della ricerca, quello di reimpiantare nella retina dei topi le nuove cellule senza incappare nel rischio del rigetto e poter così fare nuovi progetti per future sperimetazioni sugli esseri umani.

Per saperne di più sulla degenerazione maculare senile...

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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