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Risultati di uno studio californiano sul tumore al seno
(24/12/2001)

La rivista "Cell" ha pubblicato la scoperta di un team di ricercatori californiani secondo i quali esiste, nell'organismo femminile, una specifica proteina che ha funzione di accelerare la crescita cellulare nella mammella; essa si attiva soprattutto quando la donna è in stato di gravidanza, ma conoscere il suo meccanismo di azione potrebbe rivelarsi importante per comprendere come si verifica l'abnorme proliferazione cellulare nei casi di cancro al seno.
Secondo i ricercatori, durante la gravidanza le cellule epiteliali del petto femminile danno vita ad una impressionante proliferazione cellulare moltiplicando addirittura dieci volte il loro numero; dopo lo svezzamento però, esse si avviano verso una morte programmata in modo naturale riportando l'epitelio allo stato precedente l'instaurarsi della gravidanza. Gli specialisti allora hanno cercato di capire se questa accelerata capacità di proliferazione favorisse il rischio di neoplasia per le cellule del seno.
Focalizzando l'attenzione sulla proteina IKK (I-kappa-B chinasi) hanno tentato di verificarne le funzioni creando un topo geneticamente modificato al fine di portare nel Dna dell'animale un gene difettoso, nello specifico quello che codifica la produzione della proteina IKK. Ebbene, si è riscontrato che i topi erano in ottime condizioni di salute, a parte le femmine che avevano partorito le quali non potevano allattare i propri piccoli poiché il tessuto della mammella non era cresciuto nel modo appropriato nel corso della gestazione. La scoperta che il blocco della IKK impedisce la proliferazione delle cellule nel tessuto mammario è importante soprattutto per gli studiosi che si occupano del blocco delle cellule tumorali.

 


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