Le terapie complementari (come l'agopuntura, la fitoterapia che è alla base di molti principi attivi poi anche sintetizzati dall'industria, varie tecniche di massaggio e manipolazione ecc...) sono sempre più studiate anche dalla scienza ufficiale che deve rispondere alle esigenze delle persone e spesso si trova in difficoltà.
L'insieme degli innumerevoli studi scientifici disponibili anche in rete conferma e definisce sempre di più l'efficacia di queste terapie, come avviene, per altro per i farmaci ed i mezzi diagnostici "ufficiali". I risultati finali sono sempre in corso di modifica, man mano che si aggiungono nuovi studi ed approfondimenti. Non è facile rimanere aggiornati anche
perché nessuna fonte è esaustiva.
Per fortuna il mondo va avanti, e con lui la ricerca di tutto ciò che è necessario per stare bene.
La regione Toscana, ad esempio, sta portando avanti un processo di integrazione della medicina classica con quelle metodiche complementari che hanno dimostrato efficacia. Metodiche che hanno peraltro un bassissimo range di reazioni avverse. L'obiettivo principale dell'ospedale "Petruccioli" di Pitigliano, è proprio quello di avviare sperimentazioni utili per valutare l'efficacia di queste medicine soprattutto nelle malattie croniche, nonché l'appropriatezza di trattamenti di agopuntura, omeopatia e fitoterapia, i cui farmaci, come noto, sono regolamentati a livello nazionale ed europeo per garantire ai pazienti parametri di qualità, sicurezza ed efficacia come accade per i medicinali di sintesi.
Anche gli statunitensi NIH, National Institutes of Health, poi hanno recentemente incrementato le fonti di informazione sulle medicine complementari per gli operatori sanitari.
(MDN)
|