E' successo, la gonorrea è ormai diventata un superbatterio di quelli che non rispondono più alle terapie disponibili.
L'allarme è stato lanciato in questi giorni dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: molti paesi tra i quali Francia, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Giappone ed Australia stanno riportando casi di resistenza alle cefalosporine, l'ultima opzione terapeutica rimasta per curare la gonorrea.
L'infezione si trasmette sessualmente ed ogni anno vengono infettati, nel mondo, 106 milioni di persone.
La dottoressa Manjula Lusti-Narasimhan, del Department of Reproductive Health and Research dell'OMS avverte che i dati disponibili sono giusto la punta
dell'iceberg.
Le nuove raccomandazioni appena emanate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità invitano ad un uso più corretto degli antibiotici e ad incrementare la ricerca di nuove alternative per il trattamento dell'infezione da gonococco.
La gonorrea rappresenta un quarto delle principali infezioni sessualmente trasmesse ed è sempre più resistente a trattamenti come penicilline, tetracicline e chinoloni.
La resistenza ai farmaci è da attribuire ad un uso indiscriminato degli antibiotici sia nell'allevamento degli animali che nella cura delle persone, ma anche alla capacità di mutare geneticamente da parte dell' agente infettante.
Se non trattata la gonorrea può causare infezioni dell'uretra, della cervice e del retto, infertilità maschile e femminile, incremento significativo del rischio HIV, aborti spontanei e parti prematuri. Il 30-50% dei bambin nati da donne non curate rischia la cecità.
Per saperne di più
Malattie sessualmente trasmissibili: una nuova arma contro la gonorrea? (09/03/2012)
Gonorrea: anche qui il superbatterio resistente agli
anitbiotici? (12/07/2011)
http://www.who.int
( MDN
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