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Pericoloso schiacciare pillole e compresse (25/09/2012)

 

Schiacciare pillole e compresse per favorirne l'assunzione come si fa spesso nelle case di cura per gli anziani, così come per le persone che hanno problemi di deglutizione, nei bambini e nei riparti di psichiatria rappresenta un errore terapeutico che mette a rischio l'efficacia delle medicine e la salute dei pazienti. Il problema è sollevato da uno studio che sarà pubblicato in Francia su 'Revue de Médecine Interne', anticipato da Le Figaro.

Jean Doucet, geriatra dell'ospedale di Rouen, la cui equipe ha avviato un'inchiesta su 23 unità di geriatria nel 2009 spiega che l'interesse per questa pratica è nato dalle numerose tendiniti contratte dal personale infermieristico per il lavoro ripetuto di schiacciare le pillole. E' stato questo il fenomeno che ha fatto prendere coscienza della vastità del fenomeno.

Dallo studio è risultato che un terzo delle medicine in pillole veniva ridotto in polvere prima di essere somministrato al paziente.
Nel 42% dei casi la polverizzazione del farmaco era controindicata. I ricercatori sottolineano, infatti, che le pasticche sono studiate per essere gastroresistenti, cioè per impedire la liberazione nello stomaco o per rilasciare il principio attivo in tempi prolungati. Effetti che vengono annientati dalla polverizzazione.

I medicinali di uno stesso malato, poi, vengono schiacciati insieme tre volte su quattro, e nel 76% dei casi mischiati ad ingredienti (zucchero, ad esempio) per facilitare la somministrazione. Con rischi di interazione tra i diversi farmaci ma anche di minore efficacia dei prodotti che, attraverso altri ingredienti, possono variare il Ph e la temperatura con rischi di effetti indesiderati.
Inoltre pestelli e mortai (spesso strumenti adattati) vengono usati nella maggioranza dei casi per i diversi pazienti, creando cocktail non proprio benefici.

"Una cattivissima abitudine - aggiunge Doucet - soprattutto tenendo conto che in molti casi esistono anche forme farmaceutiche diverse per lo stesso farmaco, e non c'è alcuna necessità di ricorrere al metodo empirico dello schiacciamento" . Purtroppo però, i medici prescrittori "spesso non tengono conto delle difficoltà di somministrazione". Dopo i dati inquietanti dell'indagine, la farmacia dell'ospedale di Rouen ha messo a punto raccomandazioni precise sui medicinali che possono o non possono essere schiacciati, e ha messo a disposizione di medici e infermieri indicazioni dettagliate sui comportamenti da evitare.

( MDN )


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(del Dott. Turetta)
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