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Troppe bibite zuccherate per troppo tempo possono aumentare i rischi per la prostata (07/12/2012)

 

Uno studio svedese ha trovato che tra gli uomini che avevano l'abitudine di bere molte bibite o altre bevande zuccherate vi era un'incidenza di forme molto aggressive di tumore alla prostata del 40% maggiore rispetto agli altri.
Realizzato da Isabel Drake, studentessa ricercatrice della Lund University, lo studio ha analizzato i dati di 8.000 uomini di età compresa tra i 45 ed i 73 anni che sono stati seguiti mediamente per 15 anni, e sarà pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition.

Lo studio si riferisce a uomini che avevano l'abitudine di bere tutti i giorni una bibita da 33 cl, ai quali sono stati diagnosticati tipi di tumori molto gravi, che hanno richiesto di essere curati, e che non sono stati diagnosticati con la classica analisi del PSA ma solo quando sono comparsi i sintomi.

Dallo stesso studio è anche emerso che tra le persona che seguivano una dieta particolarmente ricca di riso e di pasta c'era una incidenza maggiore del 31% di forme leggere di cancro che spesso non richiedevano nemmeno trattamenti, mentre mangiare a colazione grandi quantità di cereali zuccherati era correlato con un incremento del 38% di forme più leggere di tumore.

L'autrice mette in evidenza che questi risultati non indicano che si devono cambiare le linee guida dell'alimentazione, ma invitano sicuramente a consumare le bibite senza eccedere. Le persone che hanno partecipato allo studio hanno tenuto un diario nel quale sono stati regolarmente annotati i cibi e le bevande assunti.
Precedenti studi hanno mostrato che cinesi e giapponesi emigrati negli U.S. avevano in seguito sviluppato cancri alla prostata in percentuale maggiore rispetto rispetto ai coetanei rimasti nei paesi d'origine.
Isabel Drake conclude sottolineando che ulteriori ricerche sulla risposta alle diverse diete potrebbe rendere possibile fornire indicazioni e linee guida riguardanti cibi e bevande per determinati gruppi ad alto rischio.

Potremmo concludere che, in sostanza, la regola aurea potrebbe essere quella di non eccedere in modo continuato e prolungato nel tempo con nessun cibo e nessuna bevanda ma cercare di cambiare spesso, perchè il nostro organismo è molto complesso ed ha bisogno di una grande varietà di nutrienti, impossibili da trovare in una dieta monotona, peggio ancora se squilibrata da eccessi in qualsiasi direzione.

Per quanto riguarda poi l'emigrazione, probabilmente vi sono anche molti fattori ambientali e climatici che influiscono sullo squilibrio che porta a quella degenerazione cellulare che è il tumore, e determinare i pesi dei singoli elementi che influiscono su questi processi potrebbe essere molto difficile.

Per maggiori informazioni
The American Journal of Clinical Nutrition

( MDN )


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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