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Genetica: l'umanità perde lentamente ma continuamente intelligenza ed emozioni (26/11/2012)

 

Intelligenza e comportamento richiedono, negli uomini, un funzionamento ottimale di un grande numero di geni che, a loro volta, richiedono una enorme pressione evolutiva.
E' stata pubblicata una nuova provocatoria tesi che ipotizza che si stiano perdendo le capacità intellettuali ed emotive, in sintesi, un lento lungo calo legato al fatto che, in fondo, queste caratteristiche sono sempre meno indispensabili.

In realtà abbiamo già indicato le conseguenze di quanto affermato dalla ricerca, pubblicata in Science and Society su Cell Press journal Trends in Genetics, che sostiene che l'intricata rete di geni che fanno funzionare il cervello è particolarmente suscettibile alle mutazioni che però, nella società moderna, non sono state selezionate ad hoc.
L'autore del rapporto, il Dr. Gerald Crabtree della Stanford University, spiega che lo sviluppo delle nostre capacità intellettuali e l'ottimizzazione di migliaia di geni legati all'intelligenza è probabilmente avvenuto in gruppi sparsi, nei quali il linguaggio era ancora poco o per nulla sviluppato, prima che i nostri antenati si disperdessero dalla regione africana.
In questo ambiente l'intelligenza era indispensabile per sopravvivere ed una fortissima spinta alla selezione agiva sui geni necessari per lo sviluppo intellettuale portando ad un picco nell'intelligenza umana.

Da questo punto in poi è facile che abbiamo cominciato gradatamente a perdere terreno, con lo sviluppo dell'agricoltura, e poi con l'inurbamento, che possono avere indebolito la forza della selezione limitando le mutazioni e portando a disabilità intellettive.
Basandosi su calcoli circa la frequenza con la quale mutazioni distruttive appaiono nel genoma umano e sul presupposto che per il funzionamento intellettuale sono necessari da 2.000 e 5.000 geni, il Dr. Crabtree stima che tra 3.000 anni saremo passati da da 2 o più mutazioni pericolose per la nostra stabilità intellettuale ed emotiva.

Ma il Dr. Crabtree vuole anche rassicurarci ricordando che la scienza avanza molto rapidamente e sicuramente potrà identificare e pilotare i cambiamenti necessari in modo da neutralizzare il problema.

Certo, viene da osservare che l'accelerazione dei tempi non riguarda solo la ricerca scientifica che dovrebbe salvarci, ma anche il costante calo di bisogno di intelligenza per sopravvivere, e ciò anche grazie a quella stessa scienza che ci offre continuamente modi più facili per fare qualunque cosa, evitandoci la fatica di pensare. Se tanto mi da tanto...

Per saperne di più
Crabtree et al.: "Our fragile intellect. Part I." Trends in Genetics Crabtree et al.: "Our fragile intellect. Part II." Trends in Genetics
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0168952512001588

( MDN )


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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