E' la penicillina, non la pillola che ha permesso la
rivoluzione sessuale americana degli anni '60,
secondo Andrew Francis, economista alla Emory
University.
L'idea è interessante anche se se probabilmente va
ridimensionata nei termini: probabilmente sia la
penicillina che gli anticoncezionali come la pillola
hanno contribuito a cambiare il modo di vivere la
sessualità degli americani negli anni '60, e di
conseguenza degli italiani degli anni fine '60 e
'70, portando a trattenersi meno ed a lasciarsi
andare a vivere il sesso in modo più libero e
trasgressivo. Negli U.S. scoppiava la moda del
libero amore nei più giovani e dello scambismo negli
adulti ed era un po' come si fosse stato tolto il
tappo che frenava i comportamenti tipici della
società adulta degli anni '50.
Andrew Francis ha analizzato il fenomeno secondo le
regole dell'economia proponendo che la diffusione
dell'uso della penicillina, che ha portato ad un
rapido declino della sifilide nel corso degli anni
'50, sia ciò che ha aperto le porte al cambiamento
dei costumi sessuali.
L'ipotesi di Andrew Francis è che la penicillina ha
ridotto i costi legati ai rischi di un sesso più
libero e quindi la popolazione ha cominciato farlo
più spesso; è una legge economica: se il prezzo di
un bene che interessa cala, il consumo aumenta.
I rischi prima elevatissimi legati alla sifilide
erano stati minimizzati perchè con la penicillina si
guariva facilmente, mentre prima i rischi erano
altissimi.
Andrew Francis sostiene che le persone non sono
abituate a pensare alla sessualità secondo le regole
dell'economia, ma anche i comportamenti sessuali,
come gli altri comportamenti , rispondono agli
incentivi.
La sifilide ha avuto il suo picco, negli U.S., nel
1939 quando ha ucciso 20.000 persone: era l'AIDS di
allora e la paura di infettarsi e morire incombeva
su tutti.
La penicillina è stata scoperta nel 1928, ma non è
entrata nell'uso clinico fino al 1941, quando, la
seconda guerra mondiale ha portato le truppe
americane in giro per il mondo esponendole al
contagio di molte più malattie sessualmente
trasmissibili, sifilide compresa, è ciò
rappresentava un grosso rischio perchè un soldato
malato non combatte e costa e può anche morire. E un
soldato lontano da casa, in guerra, è più portato ad
avere rapporti occasionali con persone sconosciute e
ad incontrare agenti patogeni sconosciuti per il suo
sistema immunitario.
Ecco cosa ha dato un rapido impulso allo sviluppo di
farmaci a base di penicillina come antibiotico.
Subito dopo la guerra la penicillina è diventata
disponibile per tutta la popolazione e la sifilide è
così passata dell'essere una malattia cronica,
debilitante e potenzialmente letale, ad essere una
malattia curabile anche con una singola dose di
farmaco.
Dal 1947 al 1957 la mortalità da sifilide è
diminuita del 75% e la diffusione del 95%, una vera
rivoluzione.
Per verificare la sua teoria Andrew Francis ha
analizzato i dati forniti dalle agenzie federali per
il periodo che va dagli anni 30' ai '70 ed ha scelto
3 parametri: il tasso di nascite illegittime, le
nascite da mamme adolescenti e l'incidenza della
gonorrea, che è una malattia sessualmente trasmessa
il cui contagio è molto facile e che tende a
diffondersi rapidamente.
Come la sifilide è crollata, gli altri 3 parametri
sono schizzati verso l'alto.
Per saperne di più
The Wages of Sin: How the Discovery of Penicillin
Reshaped Modern Sexuality
http://link.springer.com/article/10.1007/s10508-012-0018-4
(MDN)
|