I pescherecci delle flotte di pesca industriale
pescano e rigettano i mare 10 milioni di tonnellate
di pesce ogni anno, nonostante il continuo calo
degli stock ittici.

Un nuovo studio realizzato da Sea Around Us, una
iniziativa dello University of British Columbia’s
Institute for the Oceans and Fisheries e della
University of Western Australia, rivela che almeno
il 10% del pescato mondiale totale dell'ultimo
decennio è stato ributtato in mare per le miopi
pratiche di pesca e l'inadeguatezza delle classi
dirigenti.
Per averne un'idea visiva, il pesce buttato via
potrebbe riempire ogni anno 4.500 piscine
olimpioniche.
Le cause di questo spreco sono presto dette.
-
Il tipo di pesca che danneggia il pescato
rendendolo non vendibile
-
pesci troppo piccoli
-
specie pescate fuori stagione
-
scarti di produzione di quei pesci di cui
interessano solo i filetti
-
specie di pesce diverse dagli obbiettivi della
battuta di pesca in corso
-
pesce che viene sostituito da altro di
dimensione più interessante.
Quest'ultima pratica merita di essere spiegata.
Se i
pescatori intravedono la possibilità di prendere
esemplari più grandi e quindi più redditizi, anche
se ormai prossimi al pieno carico continuano a
pescare ributtando in mari i pesci più piccoli,
anche se già vendibili.
Dirk
Zeller, pricipale autore di questo studio, ora
professore alla University of Western Australia e
senior partner ricercatore con Sea Around Us spiega
che questa pratica continua fino a raggiungere il
pieno carico dei freezer della nave o comunque al
raggiungimento della propria quota di pescato, che
deve però rendere il massimo possibile.
Lo
studio ha poi esaminato la quantità di pesce
scartato nel tempo.
Negli
anni 50 venivano rigettate 5 milioni di tonnellate
all'anno, negli anni 80 si arrivò fino a 18 milioni
di tonnellate scartate.
Da
allora la quantità di scarto è scesa fino ai 10
milioni annui dello scorso decennio.
La
causa di questa diminuzione dello scarto può essere
un miglioramento delle tecniche di pesca e della
qualità dei dirigenti, ma secondo Dirk Zeller il
calo è anche un indicatore della diminuzione degli
stock di pesce disponibili.
Secondo una valutazione dei ricercatori la quantità
di pescato è diminuita di circa 1,2 milioni di
tonnellate ogni anno a partire dalla metà degli anni
90.
Una
ulteriore conseguenza di questa situazione è lo
spostamento in atto delle flotte di pescherecci
verso nuove aree di pesca che un tempo venivano
snobbate come l'oceano Pacifico.
Vedi
anche
Pesca e scarto del pescato (12/12/2016)
Link...
Per
saperne di più
Global marine fisheries discards: a synthesis of
reconstructed data
Fish & Fisheries
Link...
Catch
reconstructions reveal that global marine fisheries
catches are higher than reported and declining.
Link...
The
University of British Columbia
Link...
The
University of Western Australia
Link...
Marco Dal Negro
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