Finalmente l’inverno è terminato

Finalmente l’inverno è terminato e dal lungo buio, dal clima freddo e umido, ritorna la luce. E’ primavera e tutta la natura, nel rinascere a nuova vita, sembra quasi invitare l’essere umano a essere in sintonia con il suo rinnovamento. Non è un caso, infatti, che molte persone proprio in questo periodo, come risvegliandosi da un lungo letargo, si iscrivano in palestra, inizino uno sport… quasi a voler recuperare, attraverso il movimento, uno “stato di buona salute” che le influenze, i raffreddori, le bronchiti invernali avevano in qualche modo allontanato.

Nonostante le buone intenzioni però, molte volte è necessario, proprio in funzione di una vita più attiva, conoscere a fondo come stanno funzionando i vari apparati del corpo umano, in quale modo siano tra loro in armonia e quanto gli eccessi alimentari (favoriti dallo stare di più in casa), l’inquinamento invernale, l’inattività abbiano negativamente influenzato “l’insieme” dell’organismo.


In questo articolo, allora, affronteremo il cosiddetto check up di primavera, differenziandolo per età, sesso e attività e seguendo dapprima le indicazioni della medicina ufficiale e poi descrivendo quelle che anche le medicine alternative propongono per mantenersi in buona salute.


In primavera gli amanti del jogging, dell’esercizio fisico, dello sport all’aria aperta vengono allo “scoperto” e i parchi cittadini, ma così anche le piscine, le palestre, si riempiono di persone in tuta, di tutte le età. Rimettere però in moto muscoli più o meno inutilizzati e polmoni spesso “stressati” dall’inquinamento atmosferico può presentare qualche rischio come distorsioni, dolori articolari, strappi o contratture ai muscoli, gonfiori agli arti, mal di schiena, mal di testa, vertigini, difficoltà respiratorie, tachicardie. Occorre dunque rivolgersi a uno specialista, in genere un medico dello sport o un fisiatra, esperto della rieducazione al movimento che valuti lo stato fisico in generale (tono muscolare, elasticità articolare) e programmi un graduale e progressivo sforzo fisico, sempre diverso da sport a sport.

Gli esami che questi specialisti di solito prescrivono (oltre a quelli validi per tutti indicati nella tabella) sono: un elettrocardiogramma a riposo e uno invece “sotto sforzo” in cui si valuta, facendo pedalare il paziente su un’apposita bicicletta o su di un tappeto mobile, la sua attività cardiaca quando compie sforzi muscolari progressivi, tenendo conto anche delle variazioni della pressione arteriosa; una radiografia del torace per osservare lo stato polmonare e bronchiale; in alcuni casi una spirometria per individuare al meglio la capacità ventilatoria dei polmoni che alcune volte può essere richiesta insieme all’elettrocardiogramma sotto sforzo.


Chi è sedentario

E’ noto a tutti quanto lo stile di vita sedentario non favorisca la buona salute, tanto che in molte malattie, come l’ipertensione arteriosa, l’obesità, l’artrosi, i medici lo citano come uno dei principali “fattori di rischio”. Ebbene, in primavera per gli irriducibili nemici del movimento corporeo, talvolta causato da un’effettiva mancanza di tempo, è necessario un check up di numerose funzioni organiche. Vediamo allora i principali esami necessari.

Tutti gli esami del sangue e delle urine elencati nella tabella che trovate nell’ultima pagina..

Sempre attraverso esami del sangue occorre valutare la funzionalità del fegato e delle vie biliari perché che è sedentario tende a “smaltire” poco i grassi dell’alimentazione ed è noto che la “dieta mediterranea” in inverno è piuttosto ricca di questi componenti. I valori da ricercare sono quindi le transaminasi e le gamma gt, enzimi presenti nelle cellule epatiche e liberati nel sangue quando vi sono anche lievi danni cellulari, soprattutto in che beve alcolici un po’ più del normale. Poiché recenti studi sul comportamento hanno dimostrato che le persone sedentarie sono abituate, d’inverno, ad alimentarsi con molti carboidrati e proteine contenuti nel pane, nella pasta e nella carne, è utile nel check up primaverile valutare la glicemia, cioè la quantità di zuccheri nel sangue, gli acidi urici, prodotti dal metabolismo delle proteine, talvolta responsabili, se presenti in quantità eccessiva, di dolori articolari a piedi e mani.

Nel check up di primavera è bene prevedere anche la radiografia del torace per visionare lo stato bronchiale polmonare, in questo caso è indispensabile perché chi è sedentario in genere non respira in modo corretto cioè non respira profondamente con il muscolo diaframma, e può subire più di altri gli “insulti” dell’inquinamento ambientale e del fumo.

Un ultimo esame, considerato facoltativo e in genere prescritto da uno specialista fisiatra o ortopedico, è la radiografia della colonna vertebrale effettuata in piedi, perché in chi si muove poco di solito è spesso irrigidita e talvolta presenta segni e sintomi di artrosi.

Gli uomini sotto i 45 anni

Dai 20 ai 45 anni tutti gli uomini dovrebbero effettuare almeno ogni due anni degli esami di controllo perché è proprio in questo arco di età che l’organismo viene più “bombardato” dai cosiddetti fattori di rischio di numerose malattie (stress, fumo, inquinamento, alimentazione scorretta). Vediamo ora quali sono gli esami da effettuare. Tutti gli esami del sangue di base elencati nella tabella.

Una visita cardiologica con elettrocardiogramma a riposo. Chi viaggia spesso e, soprattutto d’inverno si reca in Paesi tropicali, deve ricercare i markers dell’epatite virale di tipo B e di tipo C. Mentre per il primo tipo di epatite esiste la vaccinazione, oggi obbligatoria per i bambini, non è così per il secondo tipo che è la principale causa del 70% delle epatiti croniche.

L’esame delle feci è un altro esame di routine molto utile per individuare i parassiti e le infezioni intestinali.

La radiografia del torace è necessaria soprattutto per chi vive nelle grandi città dove i polmoni sono messi a dura prova dall’inquinamento ma anche dal fumo di sigaretta detto passivo, cioè quello che viene assorbito stando a contatto con chi fuma in ambienti chiusi.

Le donne  sotto i 45 anni

Le donne, nonostante vivano più a lungo degli uomini, nei Paesi industrializzati devono effettuare un numero maggiore di esami rispetto agli uomini. Vediamoli.

Tutti gli esami indicati precedentemente per gli uomini, tenendo conto però che l’organismo femminile è più protetto rispetto a quello maschile nei confronti delle malattie cardiovascolari.

La sideremia, ovvero la quantità di ferro contenuta nel sangue, insieme alla ferritina, cioè quella proteina che funge da deposito del ferro, sono sicuramente due degli esami più importanti nella donna per prevenire l’anemia. Questa malattia ha una discreta incidenza fra le donne a causa delle mestruazioni, dell’alimentazione spesso scorretta, della colite spastica, più frequente fra le donne che tra gli uomini.

Il controllo del sistema di coagulazione (trombo – plastina parziale, tempo di protrombina, dosaggio del fibrinogeno) è un altro esame che differenzia le donne dall’uomo perché sono più soggette ai disturbi della coagulazione con formazione di coaguli di sangue nelle vene.

La visita ginecologica è un altro cardine del check up delle donne non solo per tenere sotto controllo l’apparato “genitale – riproduttivo” ma anche per “palpare” il seno, oppure per imparare l’autopalpazione; fondamentale per poter individuare formazioni cistiche o nodulari.

Il pap test (o test di Papanicolau) è uno degli esami che hanno salvato più vite umane. Si tratta di un indolore prelievo, con un tamponcino, della mucosa dell’ultimo tratto dell’utero (cervice) che sbocca nella vagina. Il materiale viene “strisciato” su di un vetrino e quindi esaminato al microscopio.

A causa della conformazione anatomica e fisiologica dell’apparato genitale femminile le donne, rispetto agli uomini, sono più esposte al rischio di cistiti, cioè le infezioni delle vie urinarie, è dunque utile effettuare l’urinocoltura, cioè la ricerca di batteri nelle urine.

La mammografia non è considerato un esame abituale. Tuttavia in questo arco di vita è da effettuare due – tre volte soprattutto nelle donne che hanno avuto in famiglia casi di tumore al seno.

Oltre i 45 anni

Tutti gli esami indicati precedentemente per donne e uomini sono necessari anche dopo i 45 anni e devono essere fatti con particolare puntualità annuale. Vediamo adesso quali sono gli esami da aggiungere elencando dapprima quelli che uomini e donne devono effettuare, quindi quelli che li differenziano.

La ricerca del sangue occulto nelle feci è l’indagine che, se compiuta con regolarità, aiuta con precisione a individuare precocemente uno dei tumori più diffusi dopo i quaranta, cinquant’anni e cioè quello dell’intestino colon, anche poliposi e diverticoli.

La funzionalità respiratoria, soprattutto per chi fuma, è una prova necessaria per prevenire ed eventualmente curare tempestivamente la bronchite cronica o la bronchite asmatica, malattie frequenti soprattutto dopo i cinquant’anni.

L’esame audiometrico, almeno ogni due anni, per valutare eventuali danni all’apparato acustico soprattutto per chi vive o lavora da lungo tempo in ambienti e situazioni rumorosi (“inquinamento acustico”).

Per prevenire e curare tempestivamente il glaucoma, malattia provocata dall’aumento della tensione dei liquidi interni al bulbo oculare, è necessario ogni due anni, sopra i 40-45 anni, far misurare da uno specialista oculista la pressione “endo oculare”. Le persone particolarmente a rischio di glaucoma sono quelle con precedenti familiari, i miopi e i diabetici.

Sempre ogni due anni è utile una visita fisiatrica o reumatologica per valutare lo stato articolare e muscolare in generale per individuare, prevenire e curare, l’artrosi, soprattutto delle ginocchia, dell’anca, delle vertebre e della spina dorsale.

Per gli uomini, soprattutto dopo il compimento dei cinquant’anni, è consigliabile ogni due anni fare un’ecografia addominale per valutare la situazione prostatica (ipertrofia, infiammazione, tumori, sono più frequenti dopo questa età). Un altro esame utile è quello del Psa (antigene serum prostaticum) effettuato sul sangue e che, variando dai suoi valori normali, è in grado di far sospettare in modo precoce un tumore prostatico.

Per le donne, invece, oltre all’ecografia per utero e ovaie, è raccomandabile ogni due anni osservare con la Moc (miralometria ossea computerizzata) il grado di densità delle ossa poiché con l’avvicinarsi della menopausa c’è un discreto rischio di osteoporosi. Su consiglio del ginecologo poi mammografia e pap test in questa età possono essere più frequenti che nelle età precedenti.

Esami fondamentali ai quali sottoporsi per un controllo medico completo

EMOCROMO COMPLETO. Con questo termine si indicano le seguenti valutazioni: conteggio dei globuli rossi e loro contenuto di emoglobina, cioè la proteina che trasporta l’ossigeno, per valutare eventuali tipi di anemia; conteggio delle piastrine, cioè degli elementi necessari per la coagulazione; conteggio dei globuli bianchi per svelare le infezioni.

COLESTEROLO TOTALE. Il colesterolo è la componente della parte “grassa” delle proteine utile per “fabbricare” energia nelle cellule ma, quando è in eccesso, è considerato causa importante dell’arteriosclerosi.

COLESTEROLO HDL. Si tratta della parte del colesterolo totale considerata “buona”, cioè un vero e proprio “spazzino” dei detriti grassi del sangue.

TRIGLICERIDI. Si tratta della quota di grassi assunti principalmente con gli alimenti e anch’essi chiamati in causa per la genesi dell’arteriosclerosi.

VES. Significa velocità di eritrosedimentazione: è il “test” effettuato con i globuli rossi per svelare la presenza di infezioni e malattie reumatiche.

PROTEINA C REATTIVA. E’ la componente del sangue che svela, come la VES, processi infettivi. Da recenti studi sembra essere importante per predire rischi di cardiopatie come l’infarto.

GLICEMIA. E’ la quantità di glucosio, cioè di zucchero, nel sangue. Questo valore non serve solo per evidenziare il diabete ma anche, in modo non specifico, come funzionano il fegato, la tiroide, le ghiandole surrenali.

SODIO, POTASSIO, CLORO, CALCIO, MAGNESIO. Sono elementi minerali importanti per valutare come funziona il rene, come viene distribuita l’acqua nell’organismo, dentro e fuori dalle cellule e in quale misura l’eccitabilità di nervi e muscoli viene o no favorita.

IMMUNOGLOBINE. Forniscono valori importanti per analizzare come funziona il sistema immunitario.

GOT, GPT, GAMMA GT. Le transaminasi e le gamma gt sono enzimi importanti prodotti dal fegato ma anche dai muscoli e dal cervello.

AMILASI. Questo enzima è presente in piccole quantità ed indica il normale funzionamento del pancreas.

ESAME DELLE URINE COMPLETO. Questo esame molte volte è considerato poco importante oppure indicante solo la funzionalità renale, invece è molto utile anche per valutare la funzionalità di vari organi. Nelle urine devono essere assenti: proteine, glucosio, pigmenti biliari, emoglobina. Solo in presenza di batteri nelle urine si può effettuare l’urinocoltura, cioè valutare di quali germi si tratta e, con un antibiogramma, quali antibiotici sono efficaci per la terapia.

Le terapie comlementari

Vega test
E’ questo un esame non invasivo, rapido, indolore ed estremamente sicuro per l’individuazione diagnostica di svariate situazioni di malessere oppure di malattia, attuato con un apparecchio elettronico posto tra il medico e la persona da valutare e con un rivelatore di un potenziale elettrico cutaneo situato su un punto delle dita di una mano.

Nato alla fine degli anni Cinquanta per dimostrare l’esistenza dei punti di agopuntura, il Vega test è via via diventato un vero e proprio esame clinico e, in seguito, di individuazione, con relativo test di efficacia, dei rimedi omeopatici, erboristici e anche farmacologici, utili per ogni malattia.

Dai bambini agli anziani con il Vega test è possibile valutare: intolleranze alimentari, spesso dopo terapie farmacologiche, come quelle antibiotiche, situazioni di stress fisico e/o mentale, errori alimentari, infezioni virali o batteriche, inquinamento ambientale e altro, il sistema immunitario, soprattutto intestinale può fare errori nella digestione di una classe di alimenti, come per esempio latticini, lieviti, farinacei, creando appunto una intolleranza alimentare.

E’ questa una sorta di allergia di tipo lento cioè senza sintomi, come per esempio quelli dati dai pollini primaverili, ma con accumulo via via di tossine trasportate poi dal sangue in tutto l’organismo.

Ciò che caratterizza molte volte l’accumulo tossico dato da una intolleranza alimentare è la stanchezza, l’addome che si gonfia per un nonnulla, frequenti mal di testa, vertigini, unghie fragili, ansietà ingiustificate, svogliatezza mentale, coliti, stitichezza, facilità alle infezioni, dolori muscolari, afte in bocca, herpes labiali, diminuzione del desiderio sessuale. Dopo aver individuato con il Vega test il preciso gruppo di alimenti responsabile dell’intolleranza il medico prescrive una dieta di esclusione per un breve periodo, di solito un mese, accompagnata da una terapia di tipo disintossicante, drenante, riequilibrante l’intero organismo.


Allergie ambientali
Senza nulla togliere ai vari esami appartenenti all’allergologia, anzi integrandoli, con l’apparecchio Vega si possono svelare non solamente allergie a erbe oppure pollini, ma anche a muffe, detersivi, disinfettanti, additivi alimentari, sostanze medicinali, e responsabili di orticarie, eczemi, riniti, caduta dei capelli, asma, congiuntiviti, gonfiore agli arti e agli occhi.


Funzionalità di organi e apparati
Attraverso “fiale test” è possibile valutare come stanno funzionando tutti gli organi del corpo umano e quali sono a rischio di malattia oppure già in un’attività abnorme di tipo patologico.

Dunque un vero e proprio check up di tipo energetico – funzionale cui segue, anche attraverso una verifica con l’apparecchio Vega, una mirata terapia di riequilibrio di un organo piuttosto che di un altro oppure di più apparati.

Infine parassitosi intestinali, micosi, intossicazioni farmacologiche oppure ambientali, stress fisici ed emotivi, carenze energetiche ed esaurimenti psico – fisici, deficit del sistema immunitario, carenze vitaminiche o minerali sono tutti molto bene individuabili grazie al Vega test.


Mineralogramma
Il mineralogramma è un esame chimico con cui si valuta la composizione minerale normale, in eccesso oppure in difetto, dell’organismo. Affinché il corpo umano sia in buona salute è assolutamente necessario l’apporto di una serie di minerali e basta che alcuni siano presenti in modo sbagliato che vi può essere una maggiore predisposizione a varie malattie oppure che la funzionalità di numerosi organi sia considerevolmente ridotta rispetto alla norma.

Mentre con l’esame del sangue non è possibile testare tutti i minerali, con il mineralogramma invece ne vengono individuati una trentina e si effettua “prelevando” una ciocca di capelli alla base della nuca, quindi senza creare alcun difetto estetico. I capelli, vero e proprio deposito di moltissime sostanze, vengono poi trattati con composti chimici e analizzati per dare una sorta di mappa dei minerali del corpo.

La terapia in seguito è di tipo dietetico e di integrazione minerale oppure di prescrizione di sostanze farmacologiche in grado di togliere gli eccessi e riequilibrare.

Dott. Antonio Turetta

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