Maschi e femmine sono fatti in modo diverso, si
ammalano e rispondono a cure e vaccini in modi
diversi, ma la ricerca scientifica troppo spesso
continua ad occuparsene come se queste differenze
non ci fossero.
Un po' come succede con le cure pediatriche.

La femminilità e la mascolinità sono qualcosa di più
delle somma dei genitali di ciascuno: le differenze
tra maschi e femmine esistono anche a livello
cellulare, anche se quasi nessuno sembra
preoccuparsene.
Le differenze, ad esempio, si manifestano anche
nelle molecole, negli enzimi che metabolizzano i
farmaci che assumiamo.
Finalmente la consapevolezza delle differenze tra la
risposta maschile e femminile ai patogeni come alle
terapie comincia a diffondersi, che si parli di Zika,
di malaria, di influenza, di lupus o di patologie
cardiache.
Il semplice fatto che l'80% dei pazienti affetti da
malattie autoimmuni sia composto da donne dovrebbe
far riflettere sul fatto che il sistema immunitario
delle donne risponde in modo diverso da quelli degli
uomini.
La ricerca va ripensata completamente: non vi è un
singolo vaccino calibrato sul sesso del paziente.
Il vaccino dell'HPV, meravigliosa misura di
prevenzione, ne è un esempio. E' l'unico che si
presume che dosi e tempi siano frutto di test sulle
ragazze, ed una volta visto che funziona anche sui
ragazzi, semplicemente si sono applicati ai maschi i
dati raccolti sulle femmine.
Ma ora i dati sul vaccino HPV mostrano che la
risposta degli anticorpi nelle femmine è maggiore
che nei maschi.
Se si scorrono i dati
passati sulle vaccinazioni per la polio e per il
morbillo si vede che le femmine hanno avuto una
mortalità superiore, anche quando vaccinate, ma
quanti decenni ci sono voluti per domandarsi se
tutto ciò non fosse legato al fatto di essere
maschio e femmina?
Ed ancora con i farmaci.
Ad esempio le donne metabolizzano il Zolpidem
(principio attivo per dormire) più lentamente degli
uomini, ma il fatto è stato scoperto solo nel 2012,
dopo 20 anni di sovradosaggio nelle donne di un
farmaco che squilibra in modo significativo le
capacità di guida di un veicolo.
Nel 2010, ad esempio, delle 64.000 emergenze legate
al zolpidem 2/3 hanno riguardato donne.
Nel gennaio 2013 la FDA
ha raccomandato di dimezzare le dosi per le donne,
cambiamento ora riportato dal bugiardino. E forse è
stato il primo caso, visto che sempre la FDA
continua a raccomandare una dose annua intera per
maschi e femmine, nonostante sia stato appurato che
sulle donne mezza dose di vaccino per l'influenza
sia altrettanto efficace di una intera, ma con meno
effetti secondari.
Che strana cosa, la
differenza tra tutte più evidente e sotto gli occhi
di tutti, da quando esiste l'umanità, la differenza
tra uomo e donna, continua ad essere la più
trascurata, minimizzata, soprattutto dagli uomini.
Vedi anche
Ecco come essere femmina o maschio influisce sulla
salute (05/06/2016)
Link...
For more information
Sex Matters
Link...
Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health
Link...
Marco Dal Negro |