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Le uova possono ridurre il rischio di ictus: aggiornamento su uova, colesterolo e rischio cardiovascolare (09/11/2016)

Una revisione aggiornata degli studi su uova, colesterolo e rischio cardiovascolare conferma la precedente revisione del 2013 e va oltre identificando una possibile associazione positiva tra consumo di uova e riduzione del rischio di ictus.

Pubblicata su Journal of the American College of Nutrition la nuova analisi contribuisce a ribaltare l'idea che mangiare le uova faccia male perché il colesterolo contenuto danneggia le arterie.

In realtà già nel 2015 il governo degli Stati Uniti emanava le nuove linee guida alimentari per gli americani relative al periodo 2015 - 2020, nelle quali si affermava esplicitamente che non veniva confermata la precedente raccomandazione di limitare l'assunzione quotidiana di colesterolo a non più di 300 mg perché le prove disponibili non mostravano alcuna relazione apprezzabile tra il consumo di colesterolo e contenuto dello stesso nel sangue, affermando che non deve perciò preoccupare un eventuale eccessivo consumo di colesterolo (testo integrale originale nella pagina in inglese di questo articolo).

Viene perciò confermato che il colesterolo assunto con gli alimenti rappresenta una piccola quota del totale presente nel sangue e che mangiare le uova, entro certi limiti, fa più bene che male.
Un limite, ad esempio, è rappresentato dalla quantità: se ne può mangiare anche uno al giorno, se non si mangiano poi altri cibi particolarmente ricchi di colesterolo e se non si hanno problemi come i calcoli biliari, ma non solo. Per approfondire potete dare un'occhiata a: Per saperne di più sulle uova... e Per saperne di più sul colesterolo...

 

Un'ultima osservazione.
Spesso sentiamo affermazioni (per lo più giustificate) sulla mancanza di rigore di teorie, terapie o personaggi, in contrapposizione alla solida credibilità ed affidabilità offerta dalla scienza ufficiale che però, purtroppo, è la stessa che per anni ha sostenuto a gran voce e con assoluta sicurezza indicazioni rivelatesi poi tristemente fasulle, come nel caso dei grassi alimentari animali:

"Scusate, abbiamo scherzato, le indicazioni obbligatorie in Uk dal 1983 e U.S.A. dal 1977 (National dietary advice) che invitano a limitare il consumo di grassi alimentari per tagliare il rischio di malattie coronariche non poggiano su solide evidenze verificate con studi e non sarebbero dovute essere introdotte. Questa è la conclusione di una revisione sistematica e meta-analisi pubblicata su Open Heart, un giornale ufficiale della British Cardiovascular Society."

Non è certo un caso isolato ed i dietro-front su farmaci ed approcci terapeutici di ogni tipo hanno riempito gli annali della medicina.

Ed è giusto cambiare idea quando si vede che si ha sbagliato, meno accettabili sono la boria e la prosopopea esibite, peggio se da chi nemmeno ha voluto fare la fatica di tenersi aggiornato. I luoghi comuni sono facili da esibire.
Autorevolezza e credibilità, sono faticose da costruire ed ancora di più da mantenere.

Vedi anche
Messe in discussione le linee guida alimentari sui grassi in UK e USA (11/02/2015)
Link...

Uova e colesterolo: una ricerca fa il punto (13/02/2013)
Link...

Per saperne di più sulle uova...

Per saperne di più sul colesterolo...

For more information
Journal of the American College of Nutrition
Meta-analysis of Egg Consumption and Risk of Coronary Heart Disease and Stroke
Link...

Dietary Guidelines for Americans 2015-2020 Eighth edition
Link...

Scientific Report of the 2015 Dietary Guidelines Advisory Committee
Link...

Marco Dal Negro