Essere femmina o maschio influisce sulla salute,
donne e uomini sono diversi, sono fatti in modo
diverso, si ammalano e rispondono a cure e vaccini
in modi diversi, ma la ricerca scientifica troppo
spesso continua ad occuparsene come se queste
differenze non ci fossero.

Finalmente la sensibilità del mondo scientifico nei
confronti di questo problema si sta evolvendo,
lentamente, come dimostrato da una ricerca appena
pubblicata.
Tenere conto del sesso dovrebbe essere una prassi
nella formulazione degli studi scientifici, ma
sembra non essere così.
Essere maschio o femmina influenza pesantemente
prevalenza, gravità e decorso di molte malattie, ma
il sesso degli animali nelle ricerche non è tenuto
in gran conto.
La maggior parte degli animali utilizzati nella
ricerca è di sesso maschile.
Nei 2/3 delle ricerche effettuate su animali di
ambedue i sessi nell'analisi dei risultati non si
tiene conto del sesso degli stessi.
Per definire i contorni del problema ricercatori del
MRC Harwell Institute, parte dell'International
Mouse Phenotyping Consortium (IMPC), ha realizzato
uno dei più ampi studi finalizzati alla valutazione
degli effetti del sesso nella ricerca biomedica.
Lo studio ha analizzato 234 caratteristiche fisiche
in più di 50.000 topi.
Scorrendo i dati i ricercatori hanno scoperto che,
nel gruppo di topi standard, quello di controllo, il
sesso aveva un impatto sul 56,6% dei tratti
quantitativi, come il peso corporeo, e sul 9,9% dei
tratti qualitativi, come la forma dei baffi.
Nei topi mutanti, geneticamente modificati nei quali
un gene era stato silenziato, il sesso modificava
gli effetti della mutazione nel 13,3% dei tratti
qualitativi e fino al 17,7% dei tratti quantitativi.
In molti di questi casi ci si aspettava che il sesso
degli animali fosse ininfluente.
Secondo i ricercatori
dell'Harwell Institute, la ricerca indica la
necessità di considerare anche il sesso,
indipendentemente dal campo di ricerca o dal sistema
biologico.
Invece di estrapolare a
posteriori le differenze relative ai due sessi,
forse sarebbe meglio strutturare le ricerche in modo
da poterle ricavare direttamente.
Visto dalla parte dei
malati, un ultimo risultato frutto di questa ricerca
è lo stridente contrasto con l'arroganza
e pretesa di infallibilità esibita da una parte
della classe medico-scientifica, che in realtà cerca
solo di sembrare molto più perfetta di quanto in
realtà non sia.
In questo senso la
ricerca dell'Harwell Institute non fa che confermare
quanto già emerso dai tanti studi già disponibili.
Vedi anche
Donne e uomini sono diversi, ma non per chi deve
curarci (04/01/2017)
Link...
Ecco come essere femmina
o maschio influisce sulla salute (05/06/2016)
Link...
Per saperne di più
Prevalence of sexual dimorphism in mammalian
phenotypic traitsopens in new window
Nature Communications
Link...
Medical Research Council MRC
Link...
Marco Dal Negro |