Che ci sia più di un rapporto tra gli ormoni e la
sclerosi multipla è noto, l'ultimo studio ha provato
che la somministrazione di testosterone, nei topi,
ha causato una importante rigenerazione della
mielina.
Lo hanno rivelato ricercatori del Laboratoire d'Imagerie
et de Neurosciences Cognitives del francese CNRS.
La mielina è la sostanza che compone la guaina
protettiva dei nervi permettendo la circolazione dei
segnali elettrici nel sistema nervoso. La mancanza
di mielina o la sua distruzione causano la sclerosi.
I ricercatori, grazie al testosterone e ad un suo
corrispondente sintetico, sono riusciti a rigenerare
gli oligodendrociti, che sono le cellule
responsabili della mielinizzazione, e a stimolare la
rimielinizzazione. La ricerca è pubblicata in
gennaio sulla rivista Brain.
Il legame tra la sclerosi multipla e gli ormoni è
confermato dal fatto che le donne sono colpite il
doppio degli uomini, che durante la gravidanza,
quando i livelli degli ormoni sono più alti, stanno
meglio, e che la prognosi nei maschi è peggiore.
il gruppo del Dr Said Ghandour aveva già dimostrato
l'effetto protettivo del testosterone sugli
oligodendrociti. Per questo studio i ricercatori
hanno prima indotto una demielinizzazione cronica
nelle fibre nervose del cervello di alcuni topi. Per
fare ciò hanno aggiunto alla loro dieta del
cuprizone, una molecola che sequestra il rame, ed i
topi hanno mostrato una demielinizzazione analoga a
quella osservata nella progressione della sclerosi
multipla. A questo punto sono stati trattati con
testosterone per un periodo da 6 a 9 settimane. Il
risultato è che le fibre nervose si sono
rimielinizzate ed i sintomi sono sensibilmente
regrediti. Lo stesso risultato è stato ottenuto
usando un testosterone sintetico, il
7-alpha-methyl-19-nortestosterone (MENT).
Dopo aver dimostrato che la mielina si era
ricostituita e non vi era stato un danno per le
fibre nervose, i ricercatori hanno ripetuto
l'esperimento con due topi geneticamente modificati,
uno con un recettore degli androgeni modificato e
l'altro con un recettore selettivamente inattivato
nel sistema nervoso centrale.
In questi due casi non si è avuta la
rimielinizzazione.
Questi risultati identificano i recettori degli
androgeni come un promettente obbiettivo per
trattare la malattia ed aprono la strada
all'utilizzo del testosterone e del suo analogo a
fini terapeutici. La misura delle quantità di
testosterone nel sangue potrebbe infine
rappresentare un mezzo per valutare la progressione
della sclerosi multipla.
Per saperne di più
The neural androgen receptor: a therapeutic target
for myelin repair in chronic demyelination.
Rashad Hussain, Abdel M. Ghoumari, Bartosz Bielecki,
Jérôme Steibel, Nelly Boehm, Philippe Liere,
Wendy B. Macklin, Narender Kumar, René Habert,
Sakina Mhaouty-Kodja, François Tronche, Regine
Sitruk-Ware, Michael Schumacher and M. Said Ghandour.
Brain, January 2013. Volume 136(1): pages 132-146 (doi:10.1093/brain/aws284).
http://brain.oxfordjournals.org/content/136/1/132.abstract
http://www.cnrs.fr
(MDN)
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