Buone notizie per la prevenzione delle cicatrici causate da ferite o interventi chirurgici. In questi casi il corpo reagisce al taglio o alla rottura della pelle producendo delle sostanze per rigenerarla. Quando la pelle o altri tessuti subiscono un trauma, l'adenosina trifosfato, ATP, fuoriesce dalle cellule danneggiate e viene poi convertita in adenosina (una molecola generata dall'ATP, usata dal corpo per fornire energia ai muscoli) che che promuove la guarigione. Le cicatrici si formano quando l'adenosina continua ad essere prodotta dove vi è stato il trauma, anche dopo che la ferita è guarita, portando a cicatrici più grandi e profonde di quanto sarebbero dovute essere. Una nuova ricerca pubblicata sul giornale FASEB propone una strategia che potrebbe portare alla riduzione di queste cicatrici. In particolare, i ricercatori della New York University hanno descritto, nella loro ricerca, come alcuni agenti che bloccano dei recettori dell'adenosina possono essere applicati localmente alle ferite che stanno guarendo, in modo da ridurre la dimensione delle cicatrici, favorendo la produzione di pelle più simile all'originale, non segnata. Per verificare la possibilità di ridurre le cicatrici, Bruce N. Cronstein, M.D., un ricercatore della Division of Translational Medicine in the Department of Medicine at New York University School of Medicine in New York, NY, che ha partecipato al lavoro, insieme ai suoi colleghi hanno studiato delle ferite su dei topi. Dopo che queste si erano chiuse è stato applicato un antagonista del recettore dell'adenosina A2A ed hanno visto che l'agonista del recettore A2A dell'adenosina preveniva la formazione di quantità eccessive di tessuto nella cicatrice. Ora si apre un nuovo scenario, con nuove possibilità per evitare che ai problemi che hanno generato le cicatrici si sommino i problemi derivati dalla presenza delle cicatrici stesse. Per saperne di più Miguel Perez-Aso, Luis Chiriboga, and Bruce N. Cronstein. Pharmacological blockade of adenosine A2A receptors diminishes scarring. FASEB J doi:10.1096/fj.12-209627 ;
http://www.fasebj.org/content/early/2012/07/05/fj.12-209627.abstract ( MDN ) |