Il 17
aprile sono stati Presentati al Consiglio Nazionale
delle Ricerche i risultati di un anno di attività
del programma di ricerca dedicato alla Salvaguardia
dell'Uomo e dell'Ambiente dalle Emissioni
Elettromagnetiche.
"Sviluppo nella sicurezza". Questo l'obiettivo del
Programma di ricerca triennale coordinato da Cnr e
Enea e finanziato dal Miur "Salvaguardia dell'Uomo e
dell'Ambiente dalle Emissioni Elettromagnetiche" i
cui risultati, a un anno dall'avvio, verranno
illustrati il 22 e il 23 aprile presso l'Aula
Convegni del Cnr.
Nel corso del primo anno di ricerca, infatti, sono
stati messi a punto i codici di calcolo (programmi
per la valutazione della distribuzione dei campi
elettromagnetici attorno a una o più sorgenti) che
consentiranno di stabilire l'efficacia dei sistemi
di protezione, di ottimizzare le installazioni di
nuove stazioni, di calcolare le distanze di antenne
e tralicci dai luoghi sensibili per rispettare i
limiti di legge salvaguardando l'ambiente e la
salute umana. Parametri indispensabili per gli
operatori locali (comuni, province ecc.) che devono
rilasciare le autorizzazioni in base alle nuove
disposizioni di legge.
Si tratta delle prime risposte espresse dalla
scienza che - in linea con le raccomandazioni degli
organismi internazionali più autorevoli quali l'Oms
e la Commissione Europea - invitano da un lato a
ridimensionare eccessivi allarmismi e ad armonizzare
tra loro le normative nazionali, e dall'altro a
continuare le ricerche per ottenere la riduzione
delle esposizioni, nella misura consentita dalle
esigenze dei relativi servizi.
Il Programma triennale, che è stato avviato nel 2001
ed è coordinato dal prof. Paolo Bernardi
dell'Università di Roma "La Sapienza" e già
Presidente della "Commissione per la Protezione dai
Campi Elettromagnetici a Radiofrequenza" del CNR, si
integra con analoghi progetti e ricerche in corso
sia nazionali sia internazionali.
Quattro le linee di ricerca coordinate
rispettivamente 2 dall'ENEA e 2 dal CNR:
1. Caratterizzazione e modellistica dei campi
elettromagnetici e delle sorgenti di campo (ENEA)
2. Monitoraggio dei livelli di campo EM
nell'ambiente (CNR)
3. Interazione tra sorgenti e soggetti esposti (ENEA)
4. Tecniche di controllo, protezione e risanamento (CNR)
Una quinta linea (comune a CNR e ENEA) è dedicata
alla diffusione dei risultati e al coordinamento con
gli altri programmi già attivi.
"In particolare - spiega il professor Bernardi -
sono state condotte indagini conoscitive sulle
principali sorgenti di esposizione e sui livelli di
campo esistenti nelle aree urbane e all'interno di
ambienti chiusi, come ad esempio aeroporti, motrici
ferroviarie, laboratori di ricerca, ambienti
domestici. Inoltre, sono state messe a fuoco le
principali cause di disturbo che in ambiente
ospedaliero possono produrre malfunzionamenti negli
apparati elettromedicali per arrivare a progettare
apparecchiature immuni ai campi elettromagnetici e,
dunque, più sicuri."
I risultati via via conseguiti nello svolgimento del
Programma saranno diffusi attraverso il sito web, in
allestimento, (www.emprotect.enea.it) appositamente
realizzato.
Ulteriore documentazione è consultabile sul sito
www.stampa.cnr.it
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