L'azienda che gestisce la centrale nucleare francese
di La Hague taglia, naturalmente per errore, il cavo che alimenta la
webcam subacquea di
Greenpeace che riprende gli scarichi in mare di
rifiuti radioattivi.
Non si è arrivati alle tensioni di Mururoa ma i
gestori del nucleare francese continuano a mal
tollerare le "intrusioni" di Greenpeace, sempre
troppo impegnata nel mettere sotto gli occhi del
mondo, anche via web, i danni causati all'ambiente
da certe attività. L'ultima è un vero e proprio
attacco all'informazione ambientalista da parte
delle autorità che controllano la centrale nucleare
di Le Hague, nel nord della Francia.
L'ultima attività di denuncia di Greenpeace
comprendeva la diffusione di immagini sottomarine
degli scarichi in mare della centrale, in
coincidenza con il vertice OSPAR di Copenhagen.
Oltre alle immagini, Greenpeace aveva anche piazzato
un sistema in fondo alla conduttura di scarico della
centrale per dimostrare quanto poco sarebbe bastato
per gestire al meglio i rifiuti.
Questo pare non essere piaciuto a quelli della
Cogema, azienda che gestisce la centrale, i cui sub,
in un'operazione di "controllo" sulle
infrastrutture, hanno per errore tagliato il cavo di
alimentazione di una webcam che puntava sul
dispositivo installato da Greenpeace. La Cogema si è
scusata affermando di non averlo fatto apposta e
imputando la cosa alla precaria installazione della
webcam da parte di Greenpeace. Va detto che l'anno
scorso la Cogema aveva installato una decina di
webcam per mostrare la sicurezza dei propri
impianti, evitando però di inquadrare il punto, a
largo delle coste della Normandia, dove ogni anno
vengono riversati in mare 500milioni di litri di
rifiuti radioattivi. Una pratica altamente
inquinante di cui si parlerà ad OSPAR e che una
mozione di Greenpeace vorrebbe bandire.
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