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Metanauto

 

Si è concluso con l'acquisizione di nuove energie il 9° METANAUTO a Roma. L'Unione Petrolifera Italiana, infatti, ha partecipato per la prima volta, schierandosi a favore dell'alternativa metano per autotrazione e approvando la coesistenza della colonnina di metano nella stessa area di servizio, adesso che la legge lo permette.
"Saranno realizzati 140 nuovi impianti in Italia entro la fine del 2004 - ha dichiarato Marina Barbanti, rappresentante al convegno dell'Unione Petrolifera - di cui poco meno della metà entro il 2003. Interessante sottolineare, inoltre, come i nuovi impianti verranno costruiti soprattutto in aree fino ad oggi non servite dal metano."
Il Convegno ha fornito molti spunti positivi anche a livello di profilo generale, per la prima volta hanno partecipato - trovandosi perfettamente allineati - gli assessori all'ambiente e ai trasporti dei comuni di Milano, Palermo, Napoli, Torino, Livorno, Brescia e Roma, dichiarandosi d'accordo nel promuovere l'energia pulita del metano in città. "C'è molta strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo finale, ma ci stiamo lavorando." E' il concetto generalmente espresso dai politici. Intanto è andato definitivamente in porto l'accordo tra il Ministero dell'Ambiente, la Fiat e la stessa Unione Petrolifera per lo sviluppo della rete di distribuzione nelle 21 città più importanti d'Italia. In parallelo alle decisioni operative però si è presa coscienza della necessità di varare una efficace campagna informativa perché il metano possa affermarsi definitivamente come la più valida alternativa ai carburanti minerali. 
La collaborazione fattiva, inoltre, si estenderà presto anche alle case costruttrici di automobili e i produttori di impianti gas metano per autotrazione. E' già pronta una normativa per omologare come originali le parti di trasformazione, rendendo possibile il passaggio all'alimentazione a metano con interventi di officine certificate e distribuite su tutto il territorio nazionale. I costi? Attualmente la trasformazione a metano di un'auto con 10-15 anni di vita è compresa tra 700 e 1.000 euro.
Ma le case automobilistiche credono alle possibilità di penetrazione nel mercato delle auto a metano nuove, al punto da ampliare l'offerta di modelli in listino: Fiat produce la Multipla e il Ducato, a gennaio arriverà il Doblò e in primavera la Punto, e tutti sia in versione passeggeri, sia in versione commerciale. Opel, dal canto suo, ha presentato in prima assoluta al METANAUTO l'Astra station wagon a metano - che sarà commercializzata in primavera - affiancandola alla Zafira già in commercio. Nel segmento più alto la Volvo dispone di S60 e S80, oltre ad una station wagon serie 70.
Le cifre, del resto, sono abbastanza eloquenti: in chiave italiana Opel prevede di vendere 10.000 vetture nuove a metano nel 2003, mentre le stime parlano di 150.000 unità per le trasformazioni. In un'ottica europea, invece, si punta al 10% del parco circolante entro il 2020, pari a 23 milioni di auto.
Nessuno ha dimenticato, inoltre, la prevedibile alternativa dell'idrogeno come carburante futuro, ma poiché l'idrogeno non esiste allo stato naturale, questa ipotesi non spiazza il metano, unica fonte poco inquinante per la produzione dell'idrogeno su scala industriale.
Intanto il metano rappresenta un'alternativa anche per i trasporti pubblici. Nelle flotte di autobus urbani aumenta la presenza di veicoli a metano, con un vantaggio specifico nell'uso per la presenza della colonnina erogatrice all'interno del deposito. A questo proposito Claudio Cicatriello dell'ASSTRA (associazione dei trasporti pubblici) ha sottolineato come le spese di gestione di un impianto interno possano essere facilmente divise con la gestione di un impianto per le auto private, aggiungendo allo stesso impianto una colonnina all'esterno dell'area riservata ai bus, e aumentando così anche di una unità fuori pianificazione il numero dei distributori sul territorio nazionale.
Carburante del futuro quindi? No, dal Convegno è emerso come il metano sia in realtà un carburante di oggi, che non necessita di alcuna preparazione specifica per potersi ergere all'alternativa dei carburanti minerali.
Fonte: Eco dalle Città www.ecodallecitta.it

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