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Battelli ecologici sul Tevere

 

Il Tevere, fiume al quale la storia di Roma è legata in maniera inscindibile, è al centro del nuovo progetto d'impresa che dal 1996 la Tevere Green tenta di realizzare.
Proposito ambizioso, quello della Società le cui intenzioni sono quelle di utilizzare il Tevere non soltanto con lo scopo di gite turistiche e culturali, ma anche quello di consentire ai cittadini romani di usufruire materialmente del fiume che contribuì a rendere Roma "la città eterna".
Per rendere tutto questo possibile è nato "Fluvialbus", un autobus fluviale che, ogni 15 minuti potrebbe consentire percorsi alternativi a quelli consueti, lontani dal traffico e dall'inquinamento cittadino.
Il fiume come sistema di trasporto pubblico, quindi, per un tratto navigabile di circa 35 chilometri: da ponte Marconi al lido di Ostia e da Castel Giubileo a Nazzano.
Il progetto, nato dalla collaborazione di ingegneri, biologi dell'Università di "Tor Vergata" , esperti nel markerting, naturalisti e storici dell'arte, accomunati dalla passione per il "biondo Tevere", prevede come punto denominatore comune il rispetto per l'ambiente.Le imbarcazioni scelte per navigare il Tevere sono infatti a trazione totalmente elettrica. I battelli, costruiti nei cantieri navali del Michigan (Stati Uniti) hanno la particolarità di poter navigare su fondali molto bassi poiché muniti di chiglia piatta e cintura galleggiante simile a quella dei gommoni. Questo assicura maggiore stabilità e quindi sicurezza garantita sia ai passeggeri che ai membri dell'equipaggio. Le imbarcazioni hanno la possibilità di accesso facilitato per le carrozzelle degli invalidi.
Sono previsti, inoltre, un servizio taxi ed un servizio postale per facilitare lo smistamento e la consegna della posta in particolari zone della città, nonché escursioni con diversi itinerari: turistici, culturali, di studio e gastronomici.
Una rinascita totale del Tevere quindi, con il conseguente e necessario recupero delle attività tradizionali che rischiavano di scomparire, quali la pesca delle anguille e l'antico mestiere del barcaiolo.
Il tutto legato alla possibile creazione di numerosi posti di lavoro poiché, dato lo stato di degrado e di abbandono in cui per molto tempo è stato relegato il fiume, saranno necessarie opere di ristrutturazione, pulizia e recupero degli argini, oltre alla possibilità di far sorgere nuove attività commerciali e di ristorazione.

 

 

 


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