Due interviste, con il Colonnello Mario Giuliacci
metereologo e con il prof. Gianni Scudo del
Politecnico di Milano.
In città fa più caldo. Ovvero: fa più caldo in città
che nelle aree extraurbane a causa del fenomeno
chiamato "isola di calore", per cui l'aria si
surriscalda sopra il territorio intensamente
urbanizzato.Ma fa anche più caldo di trenta o venti
anni fa a causa di due fenomeni concomitanti: 1) il
riscaldamento globale del pianeta dovuto all'effetto
serra e 2) la intensificazione ulteriore dell'isola
di calore negli ultimi anni.
Intervista con il Colonnello Mario Giuliacci,
metereologo e studioso del clima in città, del
centro Epson Meteo di Milano."Tenete presente che le
temperature ufficiali che vengono date ogni giorno
sono in genere registrate negli aeroporti. A Torino
fa più caldo che a Caselle, a Milano fa più caldo
che a Linate e così via. Nell'isola di calore urbano
le temperature sono più alte di circa 4 gradi.."Gli
chiediamo se quello di questi giorni è un caldo
record. "E' normale che ci sia un periodo di qualche
giorno in cui in oltre mezza Italia si superano i
32/33 gradi. Lo chiamiamo periodo di ondata di
calore, ce ne sono tre o quattro ogni estate.Il
problema è che aumentano i periodi di ondata di
calore con l'aumento della temperatura media. Un
grado in più di temperatura massima media estiva
sembra poco...ma significa che raddoppiano le
probabilità di ondate di calore." Ma quindi nelle
città fa meno freddo di inverno ? " Se l'aumento
della temperatura media nelle città è stato di circa
due gradi negli ultimi vent'anni,questo vale anche
per l'inverno e in quel caso ci fa comodo, si vive
meglio."Ma è aumentata anche l'umidità, cioè il
fattore che ci fa sentire con più fastidio il caldo?
"C'è una correlazione molto parziale. In parte con
più caldo c'è più evaporazione, ma non abbiamo un
fenomeno generale di aumento dell'umidità come
invece abbiamo il riscaldamento globale." Si
potrebbe fare qualcosa per diminuire il
surriscaldamento estivo in città? "Non è il mio
mestiere, ma mi sono convinto di sì. Gli stessi
condizionatori che rinfrescano gli ambienti chiusi,
emettono aria calda all'esterno. E' evidente che se
ci fossero più piante, più parchi, meno
impermeabilizzazione del suolo, ci sarebbe un po'
più fresco. E non capisco perchè gli asfalti li
facciano così scuri." Probabilmente perchè costano
meno. "Anche sul colore dei tetti e delle tegole
bisognerebbe cercare di cambiare, puntando verso il
bianco." Dunque le città devono affrontare un calore
crescente, e innanzitutto evitare di farlo crescere.
Intervista a Gianni Scudo del Politecnico di Milano,
responsabile del Best (Building Environment Science
Tecnology) che presenterà un rapporto europeo sul
contributo del verde urbano alla qualità della vita.
Si chiamava "Cooling our communities" (Rinfrescare
le nostre comunità,città) il programma che l'Epa,
l'ente federale per l'ambiente statunitense ha
varato dieci anni fa per contrastare il caldo in
città. Due i punti fondamentali: aumentare l'albedo,
cioè la capacità di riflettere la radiazione solare,
per esempio utilizzando il colore bianco. E
aumentare in vari modi la vegetazione in ambito
urbano e periurbano. A Los Angeles si sono investiti
miliardi per piantare alberi. Ne parliamo col
professor Gianni Scudo, del Politecnico di Milano,
responsabile del Best (Building Environment Science
Tecnology). Con il gruppo "Green urban structure"
presenterà un rapporto europeo sul contributo del
verde urbano alla qualità della vita.
Cintura verde
"La cintura verde (green belt) è di primaria
importanza. Si intende un perimetro di decine di
kilometri, una larghezza consistente. Tutte le città
che hanno conservato una vera cintura verde hanno un
clima più favorevole perchè in assenza di vento vero
e proprio si forma - tra la zona verde, più fresca,
e quella cementificata, più calda - un venticello
termico, una brezza. E' così' a Francoforte, a
Londra (dove tra cintura verde e centro cittadino ci
sono 7 gradi di differenza), e non è così a Milano
che si è bruciata tutta la cintura Nord. La nuova
città che sta sorgendo accanto all'aeroporto di
Monaco, Messestadt, è vincolata alla creazione di un
nuovo megaparco che le fa da green belt. La brezza è
importante contro il caldo ma fondamentale per
disperdere l'inquinamento."
Verde pensile e parietale
"Altrettanto importante è l'intensificazione del
verde minore, dai parchi urbani alle alberate fino a
quello che si può collocare sui tetti. Al 'Verde
pensile e parietale' è stato dedicato un recente
convegno di Legambiente. L'uso intensivo del verde
riduce la temperatura delle superfici...
Nelle città tedesche si è puntato molto su queste
reti di verde continuo, con bandi e incentivi. Non
solo per ragioni estetiche ma ambientali, di
isolamento termico, raffrescamento e
disinquinamento."
Ripensare il costruito, scambiare col sotterraneo.
"L'uso generalizzato dei condizionatori d'aria (con
tutti i suoi inconvenienti energetici e ambientali)
non è l'unico modo per difendersi dal caldo dentro
gli edifici. Ci sono sistemi per utilizzare
l'effetto cantina anche dal quarto piano. (Creando
collegamenti di scambio, cunicoli.) Più in generale
tutti i sistemi sotterranei potrebbero essere
utilizzati come scambiatori di calore nel senso del
raffrescamento. La protezione degli edifici dalle
radiazioni col verde e altro è un altro grande
capitolo. E ci sono novità anche nei condizionatori,
ovvero la possibilità di usare apparecchi più
ecosostenibili."
Fonte:
http://www.ecodallecitta.it
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