E' una battaglia poco conosciuta, ma che riguarda
milioni di persone. Nell'ultimo secolo dai 20 ai 60
milioni di persone, soprattutto contadini, sono
state trasferite a causa delle costruzione di dighe.
Ogni anno vengono spostate quattro milioni di
persone, i paesi più coinvolti sono la Cina e
l'India. Solo una piccola minoranza è riuscita a
ricrearsi una vita: i risarcimenti in denaro, quando
ci sono stati, non sono stati sufficienti per
compensare la perdita di terra, casa e lavoro.
La costruzione di una diga da la possibilità di
disporre di una quantità maggiore di acqua e di
regolarne il flusso, oltre alla produzione di
energia elettrica; gli svantaggi ambientali si
manifestano a distanza di anni dalla costruzione e
riguardano l'abbassamento del livello dei fiumi con
conseguente scomparsa dei pesci, diminuzione di
fertilità delle terre, oltre che un incremento della
diffusione di malattie epidemiche come la malaria.
In seguito alle pressanti proteste degli
ambientalisti, nel 1998 la Banca mondiale ha creato
Commissione mondiale sulle dighe (Wcd). .La Wcd
valuta i costi e i benefici dei progetti delle dighe
e le possibili alternative alla loro costruzione.A
breve verrà pubblicato un rapporto che delineerà la
situazione delle 40.000 grandi dighe (con altezza
superiore ai 15 metri) costruite nel mondo.
Sarà il più completo studio sul tema mai pubblicato.
Al suo interno, promettela Wdc, troveranno spazio le
ragioni degli opposti schieramenti con lo scopo di
trovare un punto di equilibrio fra una domanda di
acqua in crescente aumento e l'esigenza di
proteggere l'ambiente e le popolazioni.
La Wcd è un ente indipendente dalla Banca mondiale
finanziato da associazioni ambientaliste, governi,
aziende e organizzazioni internazionali
|