I negoziati delle Nazioni unite per limitare
l'effetto serra sono ripresi in Marocco senza la
partecipazione attiva del Paese che più contribuisce
all'inquinamento atmosferico, gli Stati Uniti.
La conferenza, della durata di due settimane, ha il
compito di definire un testo giuridicamente
vincolante che metta nero su bianco l'accordo
politico raggiunto a Bonn a luglio per cercare di
salvare il cosiddetto Protocollo di Kyoto, l'accordo
internazionale del '97 dal quale gli Stati Uniti si
sono ritirati dopo l'elezione di George Bush alla
Casa bianca.
A Bonn 180 Paesi sono riusciti a raggiungere un
compromesso per arrivare a significative riduzioni
delle emissioni gassose causa dell'effetto serra nei
prossimi dieci anni. L'accordo era stato reso
possibile da concessioni fatte dall'Unione europea
alla Russia e al Giappone
Gli Stati uniti, tuttavia, sono rimasti fuori,
sostenendo che il Protocollo di Kyoto non è
utilizzabile. Secondo Bush, infatti, l'accordo che
era stato sottoscritto dall'amministrazione Clinton
è "irrimediabilmente sbagliato" e danneggerebbe
l'economia americana.
La conferenza di Marrakesh, dovrebbe sistemare tutti
gli elementi ancora lasciati aperti a Bonn. Secondo
i sostenitori del protocollo, un accordo a Marrakesh
su un documento giuridicamente vincolante dovrebbe
consentire ai vari Paesi di ratificare l'accordo
internazionale entro l'anno prossimo.
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