I ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche
hanno condotto un interessante esperimento,
ricavando materiale ceramico dal legno. Si potranno
ottenere tra gli altri filtri per gas di scarico,
membrane e supporti per catalizzatori per la
depurazione dei fumi inquinanti.
Hanno ricavato materiale ceramico da un albero.
L'originale esperimento, che ha permesso di
trasformare in carburo di silicio, dunque in
ceramica, un campione di legno tratto dall'obece, un
albero coltivato largamente utilizzato nel
modellismo, è stato compiuto nei laboratori
dell'Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali
Ceramici (ISTEC) del Consiglio Nazionale delle
Ricerche di Faenza.
"Si tratta - spiega il direttore Gian Nicola Babini
- di un risultato molto innovativo. Se pensiamo alla
grande varietà di specie vegetali esistenti possiamo
immaginare di ottenere strutture complesse a basso
costo e con grandi potenzialità applicative: le
nuove strutture ceramiche, infatti, imitano
perfettamente l'anatomia del tessuto cellulare delle
strutture ligneo-cellulosiche originarie, tra cui
ogni tipo di legno, fibre vegetali (agave, juta,
canapa, cotone eccetera) o foglie. Gli scheletri
porosi in ceramica che se ne ricavano risultano
identici a quelli del vegetale, con dimensioni
ridottissime che vanno dai nanometri ai micrometri,
sino ai millimetri".
Dopo questo esperimento i tecnici dell'ISTEC-CNR
continueranno la fase di sperimentazione, ampliando
le conoscenze di un settore in forte espansione, che
proprio oggi ha inaugurato a Faenza l'istituzione da
parte dell'Università di Bologna del primo Corso di
laurea in "Chimica dei materiali e tecnologie
ceramiche", che si terrà proprio presso la sede del
CNR.
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