Già nel 1998 l'EPA, Environmental Protection Agency,
aveva puntato i riflettori sulle fonti di
inquinamento da mercurio, sulla loro tossicità per
l'uomo, e sulla necessità di individuare,
quantificare e regolamentare le emissioni
industriali
Ora queste indicazioni sono state confermate dal
rapporto della National Academy of Sciences chiamata
a valutarne la correttezza dal Congresso degli Stati
Uniti.
Il mercurio è un elemento naturalmente presente in
alcuni minerali, ma come contaminante viene prodotto
soprattutto da inceneritori e centrali elettriche a
carbone. E' uno degli inquinanti più pericolosi in
quanto tende ad accumularsi negli organismi e lungo
la catena alimentare, ciò rende pressoché
impossibile controllarne la dispersione
nell'ambiente.
E' una sostanza neurotossica, che agisce anche su
cuore, reni e sistema immunitario, sia nel caso di
avvelenamenti acuti che cronici; può essere
assimilato per inalazione di vapori o per ingestione
o cibi.
Per l'uomo la fonte principale è proprio quella
alimentare, rappresentata per lo più dal consumo di
pesci e crostacei.
La Food and Drug Administration ha consigliato ad
alcune fasce della popolazione di limitare il
consumo di pesce, ciò ha fatto crescere
ulteriormente le preoccupazioni del settore della
pesca.
Per quanto riguarda il produttori di energia
elettrica, essi si sono dichiarati disposti a
collaborare e a seguire le linee guida che verranno
formulate dall'EPA entro dicembre
|