.

 

 

 

 

 

 

 

Lo stato di salute del mare italiano

 

Circa 400 mila analisi su acqua, plancton e sedimenti attestano la salute abbastanza buona delle acque nazionali.
La salute ambientale del mare italiano è abbastanza buona. Dopo un check up accurato che ha comportato circa 400 mila analisi, per decine di parametri, sono solo 2, su 73 monitorate, le zone costiere con acqua sempre di bassa qualità: la foce del fiume Sarno in Campania e l'idrovora Trigno in Molise. Sono molte di più le zone di mare in cui l'acqua è blu stabile. A Punta Tresino e Punta Licosa in Campania, Pellaro in Calabria, a Elba nord in Toscana, a Vado in Liguria, a Punta Sottile e Miramare in Friuli Venezia Giulia e all'Asinara e a Sant'Antioco in Sardegna le acque hanno registrato sempre il parametro alta qualità. Ottime acque anche a Chioggia e alla foce del canale di Love in Veneto ed Arbatax in Sardegna con un solo campionamento di scarsa qualità e a Carbonifera in Toscana con 2. Le regioni ad alto tasso di blu sono la Liguria, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna.
Questi alcuni dati del monitoraggio sullo stato di salute del mare, che riguarda il periodo giugno 2001 - febbraio 2002, compiuto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, in collaborazione con le Regioni, che è stato presentato oggi dal Ministro Altero Matteoli. Il programma di monitoraggio interessa 73 aree dislocate lungo le coste italiane: di queste 57 sono aree critiche dal punto di vista ambientale (porti, foci, mare antistante aree industriali), mentre 16 sono aree di controllo, aree cioè in cui per loro natura (mare prospiciente riserve naturali, parchi marini, zone lontane da insediamenti abitativi, ecc.) l'acqua dovrebbe essere di alta qualità.
"Finora - ha detto Matteoli - il mare è stato monitorato in relazione alla sua salubrità per quanto riguarda la balneazione. Il mio Ministero ha cominciato invece a tenere sotto osservazione lo stato di salute delle acque: non controlliamo solo se il mare inquinato può fare male all'uomo, ma anche se alcune attività dell'uomo possono danneggiare il mare e tutto ciò che vive in esso. I risultati del nostro monitoraggio sono comunque rassicuranti e ci stimolano a proseguire sulla strada intrapresa: maggiore depurazione e più controlli".
Il Programma di Monitoraggio del Ministero prevede che ogni quindici giorni vengano raccolti campioni di acqua e di plancton, ogni sei mesi vengano fatte analisi sui sedimenti e sui molluschi e annualmente infine vengano indagati gli ecosistemi dei fondali, valutando anche ecosistemi particolarmente rilevanti dal punto di vista ambientale quali le praterie di Posidonia Oceanica. I rilevamenti vengono fatti a 500 metri dalla costa, la zone di mare interessata dall'attività dell'uomo e in cui l'acqua rischia maggiormente di essere di bassa qualità, a 1000 metri e a 3000 metri dalla costa.

Il Programma di Monitoraggio
Il Monitoraggio del Ministero si articola su programmi triennali, quello attualmente in corso ha preso avvio il 4 giugno 2001 e durerà tre anni .
Al Programma di Monitoraggio partecipano attualmente tutte le Regioni costiere italiane: dai primi di giugno infatti si è inserita anche la Regione Siciliana che nel 2001, per pregressi problemi amministrativi non aveva potuto stipulare la convenzione con il Ministero.
Le Regioni, attraverso specifiche collaborazioni con i laboratori pubblici periferici controllano attualmente 73 aree marine dislocate lungo le coste italiane. 57 di queste sono state scelte come aree critiche mentre altre 16 sono state selezionate come controllo. A queste aree vanno aggiunte le 8 (6 aree critiche e 2 controlli) che la Regione Siciliana controllerà a partire dai primi di luglio.
Le aree critiche sono quelle che nei monitoraggi compiuti negli anni hanno presentato, per alcuni parametri, valori analitici sensibilmente più alti della media.
Alle aree critiche sono state affiancate, in ogni Regione, delle aree di controllo (dette i "bianchi"), cioè delle aree quanto più possibile vicine ad una condizione naturale. Queste aree serviranno da controllo, da "punto zero" per valutare esattamente il livello di compromissione delle aree critiche.

I Controlli
Ogni quindici giorni vengono raccolti campioni di acqua e di plancton, ogni sei mesi vengono fatte analisi sui sedimenti e sui molluschi per verificare la contaminazione da metalli pesanti, da composti organoclorurati (DDT, PCB, ecc.), da idrocarburi policiclici aromatici e da composti organostannici (TBT). Sedimenti e molluschi, al contrario dell'acqua, conservano per mesi, talvolta per anni, la "memoria" di tutte sostanze con cui sono venute a contatto: considerando che gran parte delle sostanze ricercate sono notoriamente pericolose anche per la salute umana, risulta chiara l'importanza di queste analisi.
Annualmente infine vengono indagate le comunità dei fondali, valutando anche ecosistemi particolarmente rilevanti dal punto di vista ambientale quali le praterie di Posidonia oceanica.

Come viene definita la qualità dell'acqua di mare
Attraverso un indice, il CAM, messo a punto dall'Università di Tor Vergata. E' stato infatti ritenuto necessario fornire agli utenti un sistema per valutare, anche senza essere esperti, risultati analitici ottenuti durante lo svolgimento del Programma. L'indice utilizzato fa proprio questo: trasforma il complesso dei risultati delle analisi effettuate lungo la colonna d'acqua in un giudizio sintetico sullo stato di qualità del mare.
Per pervenire a questo risultato è stato preliminarmente necessario riconoscere, con mezzi statistico-matematici avanzati, tipologie ricorrenti delle acque marine costiere, tenendo anche conto delle peculiarità ecologiche dei diversi bacini marittimi del nostro Paese e della variabilità stagionale caratteristica dell'ambiente marino.
Queste tipologie sono state interpretate una volta per tutte e ricondotte a tre sole classi di qualità, dove per qualità si intende quella legata allo stato di eutrofizzazione dei sistemi costieri ed alla potenziale incidenza di rischi di tipo igienico-sanitario.
Le tre classi corrispondono a:
Alta Qualità: acque incontaminate.
Media Qualità: acque con diverso grado di eutrofizzazione, ma ecologicamente integre.
Bassa Qualità: acque eutrofizzate con evidenze di alterazioni ambientali anche di origine antropica.

Il mare in rete
il Ministero mette in rete i dati del monitoraggio, 
http://www.minambiente.it/Sito/settori_azione/sdm/Home_SDM.asp), che verranno poi costantemente aggiornati. Chiunque potrà consultarli e potrà conoscere lo stato ambientale del mare, mettendolo in relazione con le misure adottate per consentirne il costante miglioramento. 
Per una immediata fruizione dell'informazione è stato utilizzato un sistema di visualizzazione che in base ad elaborazioni statistiche trasforma il complesso dei risultati delle analisi effettuate in un giudizio sintetico sullo stato di qualità del mare. 
I dati analitici rilevati, sempre referenziati geograficamente, sono elaborati statisticamente per renderne più immediata la visione; saranno costantemente aggiornati con la stessa frequenza con cui vengono effettuati i prelievi e restituiti su una carta d'Italia che riporterà, per ogni area analizzata, una stima mediata dei risultati delle singole analisi. 
Il sistema messo a punto non risulta avere confronti nel contesto dell'Unione Europea; i dati prodotti dalle Regioni, prima dell'immissione in rete, sono sottoposti ad un controllo di qualità effettuato anche attraverso l'utilizzo di metodologie analitiche standardizzate ed uguali per tutti i laboratori che partecipano al Programma. Anche queste sono consultabili sul sito. 

Comunicato stampa Ministero dell'Ambiente

Su questo argomento vedi anche:

Oceani on line
El Niño fa impallidire i coralli australiani
UNEP. Conferenza mondiale contro inquinamento marino
Un trattato per proteggere gli oceani
Una nuova speranza per le barriere coralline
Barriere coralline a rischio
3000 sonde oceaniche per studiare il clima del pianeta

 

 

 


Home di mybestlife.com - Salute - Sessualità - Gola - Depressione - Capirsi - Musica - Grafologia - Ambiente - Per saperne di più - Viaggi: tutto in una pagina - Meteo - Ridere - Mix

Cerca nel sito

Chi siamo e come contattarci

Copyright © 1998/2018 mybestlife.com tutti i diritti sono riservati eccetto quelli già di altri proprietari.