Questa volta non c'entra l'annosa polemica sulle
onde elettromagnetiche e sul pericolo che facciano
ammalare di cancro chi telefona troppo. Secondo un
rapporto appena pubblicato dalla Inform, una
organizzazione specializzata, il problema e' di una
semplicita', e di una pericolosita', disarmante. I
telefonini e le loro batterie, dice il rapporto,
contengono metalli la cui dispersione nell'ambiente
e' fonte di grave inquinamento e possibile causa di
disturbi neurologici oltre che di vari tipi di
tumore. In America un utente medio cambia il
cellulare ogni 18 mesi e, stando al rapporto, fra di
tre anni ci saranno in giro almeno 130 milioni di
apparecchi rottamati da far scomparire. Purtroppo,
si fa osservare, il metodo usato finora, quello
dell'inceneritore - e' il piu' semplice ma anche il
piu' pericoloso. "I cellulari sono piccoli oggetti e
si potrebbe pensare che il loro impatto
sull'ambiente sia minimo ma purtroppo invece non e'
affatto cosi", ha detto l'autrice del rapporto,
Bette Fishbein. Fishbein ha spiegato che
apparecchiature elettroniche come portatili palmari,
agendine elettroniche e lettori di cd portatili,
cosi' come i telefonini, possono tutte sprigionare
tossine prodotte dalla combustione di sostanze
potenzialmente cancerogene come arsenico, rame,
piombo e zinco. "I soggetti piu' a rischio, come
sempre, sono i più deboli e cioè gli anziani e i
bambini", ha aggiunto. Secondo il rapporto una
soluzione ci sarebbe: le case produttrici di
cellulari dovrebbero dotarsi di un programma per
ritirare e riciclare l'usato con la collaborazione
dei rivenditori. In vari stati americani, come
California, Massachusetts e Minnesota, il pericolo
viene percepito come molto concreto, tanto che gia'
si sta pensando ad una legge che obblighi le aziende
costruttrici ad accollarsi i costi dell'eliminazione
dei cellulari. Anche l'Unione Europea sta pensando
ad una soluzione del genere. Si calcola che
attualmente negli Usa oltre 135 milioni di persone
posseggano un telefonino e che per il 2005 il numero
degli utenti salira' a oltre 200 milioni. Assieme
all'Italia, in fatto di cellulari, gli Stati Uniti
sono uno dei paesi con il più alto tasso di
diffusione al mondo.
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