Il Governo Berlusconi, all'interno della "Legge dei
100 giorni", intende cancellare l'obbligo per le
imprese produttrici di compilare il Mud (Modello
unico di dichiarazione) sulla produzione di questo
tipo di rifiuti. Uno strumento d'informazione e di
verifica che andava, semmai, reso più semplice ed
efficace. Ma non basta. Nello stesso articolo che
modificherebbe il Decreto Ronchi si sancisce anche
la fine dell'obbligo per i produttori di rifiuti
speciali non pericolosi di tenere il registro di
carico e scarico. Anche in questo caso, invece di
semplificare, si azzera. Così facendo, infatti,
l'Italia rinuncerebbero di fatto a conoscere
l'ammontare della produzione di questa tipologia di
residui, che può anche essere particolarmente
inquinante. Vale la pena ricordare che, secondo il
"Rapporto Rifiuti 2001" presentato ieri da Anpa e
Osservatorio nazionale sui rifiuti, l'Italia ha
prodotto nel 1998 oltre 68 milioni di tonnellate di
rifiuti speciali. Di queste ne risultano smaltite
circa 56 milioni di tonnellate. Ciò equivale a dire
che ben 12 milioni di tonnellate di rifiuti speciali
in Italia sono "finite nel nulla", alimentando
spesso i traffici dell'ecomafia attiva in questo
settore (oltre seimila miliardi di lire l'anno). A
dare i numeri sui rifiuti industriali prodotti in
Italia, secondo questo disegno di legge, saranno
soltanto coloro che li raccolgono e li smaltiscono.
L'Italia rinuncia così a qualsiasi serio controllo
alla fonte e supera le attuali gravissime anomalie
tra rifiuti prodotti e rifiuti smaltiti cancellando,
appunto con un colpo di spugna, i dati che devono
fornire le imprese produttrici. Abolendo l'obbligo
di compilazione del Mud, inoltre, si vanifica anche
il tentativo di informatizzare la contabilità dei
rifiuti prodotti portata avanti dall'Anpa con il
brevetto denominato "Check-Rif". E si contraddice
per l'ennesima volta la Direttiva europea sui
rifiuti secondo la quale "le autorità competenti
dovranno elaborare quanto prima uno o più piani che
contemplino, fra l'altro, i tipi ed i quantitativi
di rifiuti da smaltire". Come se non bastasse il
Governo Berlusconi intende introdurre il "condono
ambientale" e con la "legge obiettivo" una totale
deregulation per le grandi opere pubbliche. Fonte
Legambiente.
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