L'acqua, , sta diventando un bene sempre più raro. E
la sua penuria s'avvia ad essere uno fra i
principali problemi del XXI secolo da poco
cominciato.
L'emergenza interessa ora soprattutto i paesi
cosiddetti "del terzo mondo" e quelli ad alto tasso
di crescita demografica, attualmente, la questione
riguarda direttamente e pesantemente un buon terzo
degli abitanti della Terra: per fare un solo
esempio, dati forniti nel 2000 all'Aja (durante il
Secondo forum mondiale sull'acqua) dicono che nel
solo Sahel la siccità uccide 200.000 persone l'anno
e ne fa fuggire molte di più.
Per aiutare ad attenuarle, nel caso specifico dando
acqua a chi ne è privo, ciascuno di noi può dare
anche subito il suo piccolo contributo. Evitando gli
sprechi, per cominciare. Ma pure, più direttamente,
frequentando il sito Internet di "Water Aid", un
ente morale inglese specializzato nel fornire acqua,
sanità e promozione igienica ai paesi in via di
sviluppo (opera in 15 paesi in Africa ed in Asia, e
finora ha aiutato oltre sei milioni di persone).
Nel sito, infatti, si raccolgono donazioni e si
costruisce una rete di solidarietà: si accettano
offerte individuali occasionali o regolari,
ovviamente, ma in ogni modo ciascun clic effettuato
dagli utenti sulla scritta "Donate" (presente nella
home page) contribuirà ad incrementare i fondi da
utilizzare per portare acqua (non inquinata!) alle
popolazioni più povere. Come? E' semplice: l'azienda
britannica Thames Water ha dichiarato che verserà a
"Water Aid" 50.000 sterline supplementari quando il
sito avrà collezionato 2 milioni di clic.
Beh, a proposito di "matematica dell'acqua": per
dare l'accesso ad acqua potabile ad una persona del
mondo in via di sviluppo bastano circa 30.000 lire
(10.69 sterline, precisa Water Aid,). "E' denaro ben
speso", come si legge nel sito. Perciò convertite la
sterlina in lire, fate un rapido calcolo e...
collegate ogni giorno il vostro modem all'indirizzo
http://www.givewater.org .
Per saperne di più: mailto:webwitch@wateraid.org.uk
http://www.givewater.org
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