.

 

 

 

 

 

 

 

Le potenzialità dell'idrogeno in Italia

 

Primi risultati di una ricerca specifica presentati per la prima volta dal Gruppo di Ricerca Energia e Ambiente del CIRPS - Università di Roma "La Sapienza", con il supporto di BMW Group Italia.
L'Italia ha grandi risorse in termini di energie rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse); il potenziale globale è stimabile in quasi 550.000 GWh/anno di energia elettrica producibile (basti pensare che attualmente il consumo totale italiano di elettricità è complessivamente di 305.400 GWh/anno), con una potenza installabile di poco più di 200.000 MW (attualmente la potenza installata in Italia è inferiore ai 170.000 MW).

Grazie a questo enorme potenziale di fonti rinnovabili è possibile produrre idrogeno in modo totalmente eco-compatibile, passando attraverso la generazione di energia elettrica ed il processo di elettrolisi (scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno grazie all'elettricità), oppure attraverso i processi di termolisi (scissione diretta dell'acqua in idrogeno e ossigeno nelle giuste condizioni di temperatura e pressione) o bio/termochimici per l'estrazione dell'idrogeno dalle biomasse.

Il potenziale di produzione di idrogeno da fonti rinnovabili in Italia è stimabile in 7.100.000 t/anno, così suddivise per singola fonte: 3.000.000 t/anno da irraggiamento solare; 280.000 t/anno da impianti mini e micro-idraulici a bassissimo impatto ambientale; 460.000 t/anno da energia eolica; 3.360.000 t/anno da biomasse (agricole, forestali, rifiuti).

Questo potenziale è stato messo in relazione con il possibile futuro mercato europeo di combustibile-idrogeno nel settore autotrasporti, valutando i seguenti scenari:

· Scenario A: 20% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno;
· Scenario B: 50% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno;
· Scenario C: 100% dei veicoli europei sostituiti da veicoli a idrogeno.

Nella scenario A, l'Italia può arrivare a fornire il 93% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato italiano).
Nella scenario B, l'Italia può arrivare a fornire il 40% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato italiano).
Nella scenario C, l'Italia può arrivare a fornire il 20% del mercato europeo con la propria produzione di idrogeno da rinnovabili (100% del mercato interno).

Dalla de-industrializzazione alla re-industrializzazione ambientale: questa è l'opportunità offerta dal futuro mercato dell'idrogeno, legato a tecnologie ormai "dimostrate", praticamente mature ma che richiedono un completamente dell'attività di sviluppo e l'avvio della fase di industrializzazione per l'intero sistema. La possibilità non è soltanto quella di creare nuovi posti di lavoro, quindi, ma di creare posti di lavoro da attività industriale, che pongono le base per solide premesse di sviluppo. Per giunta, si tratta di attività industriale ambientale, perfettamente in linea con la nuova richiesta sociale di Sviluppo Sostenibile.
Le sole attività di ricerca e sviluppo e di produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili (irraggiamento solare, flusso delle acque, vento, biomasse) con le tecnologie immediatamente applicabili possono creare in Italia oltre 70.000 nuovi posti di lavoro così suddivisi: 70% nel Mezzogiorno (isole maggiori comprese), 30% nel nord Italia.

Lo sviluppo delle infrastrutture e dei sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione può creare ulteriori 30.000 posti di lavoro che allo stato attuale di diffusione delle imprese e delle conoscenze sarebbero così suddivisi: 60% al nord, 40% al sud e isole maggiori.
Le attività legate alla ricerca e sviluppo ed all'avvio della produzione, dello stoccaggio e della distribuzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili offrono quindi lo scenario a breve termine (nel periodo di tre anni) di oltre 100.000 nuovi posti di lavoro, calcolati utilizzando gli stessi parametri occupazionali presenti nel Libro Bianco dell'Unione Europea, con un'interessantissima prevalenza al sud. Il livello di specializzazione richiesto, il contenuto tecnologico e le necessità di formazione continua caratterizzano l'elevata "qualità" di questo potenziale.

In prospettiva, i posti di lavoro - con il potenziale di risorse esistenti - possono arrivare fino a 600.000 - 1.000.000 di unità, in funzione del livello tecnologico e delle attività manifatturiere che si riescono a sviluppare, calcolati di nuovo utilizzando gli stessi parametri occupazionali presenti nel Libro Bianco dell'Unione Europea e così suddivisi:
· 400.000 - 550.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da irraggiamento solare;
· 50.000 - 100.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da impianti mini e micro idroelettrici a bassissimo impatto ambientale;
· 50.000 -150.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da energia eolica;
· 100.000 - 200.000 per produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno da biomasse.
A queste proiezioni sono da aggiungere i posti di lavoro e la ricchezza economica producibili dalla realizzazione di sistemi di utilizzo dell'idrogeno, quali le pile a combustibile, i motori a combustione interna, i generatori di elettricità per uso stazionario, le automobili.

Su questo argomento vedi anche:

Nel 2003 Milano avrà il primo impianto per la produzione di idrogeno
L'Islanda sara' la prima a sostituire il petrolio con l'idrogeno

 

 

 


Home di mybestlife.com - Salute - Sessualità - Gola - Depressione - Capirsi - Musica - Grafologia - Ambiente - Per saperne di più - Viaggi: tutto in una pagina - Meteo - Ridere - Mix

Cerca nel sito

Chi siamo e come contattarci

Copyright © 1998/2018 mybestlife.com tutti i diritti sono riservati eccetto quelli già di altri proprietari.