Greenpeace ha salutato
con soddisfazione la decisione dei ministri
dell'Ambiente dell'Ue, riuniti a Bruxelles,
diratificare il Protocollo di Kyoto. La decisione
arriva a 10 anni dall'adozione della Convenzione sul
cambiamento climatico a Rio de Janeiro e a piu' di 4
anni dall'adozione del Protocollo di Kyoto.
"E' un momento storico- ha detto Domitilla Senni,
direttore generale di Greenpeace Italia ora spetta
ad ogni singolo stato membro ratificare il
Protocollo, in modo che entri in vigore prima del
vertice sulla Terra di Johannesburg. Se l'Europa ha
dimostrato di fare sul serio, anche gli Usa devono
assumersi le loro responsabilita' e ratificare Kyoto:
sono
responsabili di un quarto delle emissioni mondiali
di gas serra".
Perché Kyoto entri in vigore prima del prossimo
vertice sulla Terra, c'e' poco tempo: devono
passare, infatti, 90 giorni dalla decisione di
ratifica all'entrata in vigore del Trattato.
Per la sua entrata in vigore, deve'essere ratificato
da almeno 55 Paesi responsabili del 55% delle
emissioni di gas serra. Se la posizione Usa non
cambiasse, la scelta di Russia e Giappone diventa
cruciale.
Intanto, Greenpeace, ha manifestato al Consiglio dei
ministri dell'Ambiente dell'Ue: se non salviamo le
foreste, non ridurremo neanche le emissioni di gas
serra come previsto dal protocollo di Kyoto. Venti
attivisti hanno srotolato uno striscione con la
scritta "Salviamo le foreste primarie": accanto a
loro sette giganteschi animali gonfiabili, in
rappresentanza delle specie minacciate d'estinzione.
Ogni anno, dal vertice di Rio del '92 ad oggi, sono
scomparsi circa 16 milioni di ettari di foreste
naturali : negli anni '90 abbiamo perso un'area
dell'estensione di Finlandia, Danimarca, Norvegia,
Svezia, Islanda, Germania ed Olanda messe insieme.
Fonte: Greenpeace
http://www.greenpeace.it
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