Contribuire alla
riduzione delle emissioni di C02 e delle emissioni
inquinanti in ambito urbano attraverso la crescita
del mercato del biodiesel nel settore trasporti.
Questo l'obiettivo dell'accordo volontario siglato
oggi a Roma, presso la sede del CNEL, fra ministeri
(Ambiente, Industria, Finanze e Politiche Agricole),
ENEA, ANCI, sindacati, Regioni, associazioni di
categoria come Coldiretti, Unione Petrolifera e
mondo ambientalista, rappresentato da WWF,
Legmbiente, Italia Nostra. L'accordo prevede
l'introduzione di miscele di biodiesel-gasolio nella
rete nazionale di distribuzione, e l'utilizzo di
tali miscele nel trasporto pubblico e nei servizi di
pubblica utilità. L'obiettivo è di risparmiare un
milione di tonnellate di emissioni di C02 al 2010.
"Si tratta di un significativo passo in avanti nella
direzione imposta dal protocollo di Kyoto per la
riduzione delle emissioni di anidride carbonica - ha
dichiarato Andrea Masullo, responsabile clima,
energia e rifiuti del WWF - Il biodiesel è, infatti,
un combustibile rinnovabile, prodotto dalla
fotosintesi e dunque dall'energia solare, che
consente benefici sia locali che globali in termini
di bilancio di emissioni di anidride carbonica, che
sono in pareggio. Il WWF auspica a questo punto
l'utilizzo, come materia prima per la produzione di
biodiesel, anche degli olii vegetali usati. Ciò
consentirebbe di sottrarre ai rifiuti 500.000
tonnellate l'anno di materiali molto inquinanti per
la cui depurazione si spendono un milione e mezzo di
kWh/anno. Se si dedicasse al ciclo agricolo del
biodiesel il 10% del territorio italiano, si avrebbe
una riduzione delle emissioni di C02 di 54 milioni
di tonnellate, pari a oltre il 50% degli obiettivi
di Kyoto".
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