Molti di quelli che viaggiano in aereo si lamentano
della scomodità dei sedili, della cattiva qualità
del mangiare, della scortesia delle hostess, ma
pochi sono attenti alla qualità dell'aria che si
respira in aereo. In teoria l'aria dell'aereo
dovrebbe essere purissima: è immessa direttamente in
carlinga dai reattori che la inspirano a 10000 metri
di quota, un'aria non solo pura, ma senza la minima
traccia di umidità, secchissima. A parte la mancanza
di umidità, l'aria immessa dovrebbe essere di ottima
qualità. In realtà occorre considerare che
l'immissione di aria fresca all'interno tramite i
meccanismi denominati air pack comporta un aumento
del consumo di carburante. Man mano che vengono
richiesti viaggi sempre più economici, le linee
aeree ricorrono a tutti i mezzi per risparmiare.
Come misura di ulteriore risparmio nel ventilare
l'aria, le compagnie usano una miscela composta per
una metà di aria fresca proveniente dall'esterno, e
per l'altra metà di aria riciclata già respirata,
che contiene già molta anidride carbonica. Da una
ricerca condotta negli USA emerge che analizzando i
livelli di anidride carbonica in oltre 150 voli di
20 diverse compagnie su circa 40 tipi diversi di
aerei, si è scoperto un dato abbastanza
preoccupante: circa un quarto delle misure
oltrepassava in maniera sensibile la soglia di 1.000
ppm. Inoltre l'aria respirata dipende da una
molteplicità di altri fattori, come la qualità dei
filtri, la loro manutenzione, la pulizia di bordo.
Particolarmente importanti sono i filtri catalitici,
che servono ad eliminare l'ozono presente in dosi
massicce a 10.000 metri e che ha un effetto
irritante sulle vie respiratorie. Preoccupano i
ricoveri di passeggeri e di personale viaggiante per
infiammazioni più o meno gravi alle vie respiratorie
e disturbi ad altri organi, riconducibili
all'inspirazione di prodotti tossici, come pesticidi
e insetticidi, durante i voli. L'utilizzo di
insetticidi sugli aerei è iniziato negli anni '30,
quando molti Stati cominciarono a richiedere lo
spruzzo di insetticidi su tutti gli aerei che
atterravano nei propri aeroporti. Un'operazione che
viene indicata con il termine di "disinsezione". Una
precauzione comprensibile pensando che sulle stesse
poltrone possono salire persone portatrici di pulci,
cimici, pidocchi, zecche, acari e altro ancora.
L'insetticida usato normalmente sui jet è a base di
piretrina, una sostanza ritenuta tossica per tutti
gli esseri viventi.
Fonte:
http://www.ecodallecitta.it
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