In 4 città prende l' avvio operativo l'accordo
Ministero-Fiat-Unione Petrolifera per l'utilizzo dei
veicoli a metano (taxi, trasporto merci ecc) e per
lo sviluppo della rete di distribuzione.In altre 17
si parte da fine giugno.
Incentivi fino a 6.500 euro.
Matteoli: "si avvia uno dei programmi più
significativi del pacchetto anti-smog".
Veicoli a metano si parte da quattro città. Torino,
Bologna, Padova e Palermo, saranno infatti le prime
aree urbane italiane in cui si darà l'avvio
operativo all'Accordo di Programma siglato il 5
dicembre 2001 da Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio, Fiat ed Unione Petrolifera
per la realizzazione di un piano nazionale per lo
sviluppo dell'utilizzo del metano per autotrazione
nelle aree urbane e metropolitane. In altre 17 città
l'avvio è programmato per fine giugno.
L'Accordo complessivamente prevede nel quadriennio
2002-2005 un impegno finanziario globale di quasi
600 milioni di euro, di cui circa 250 milioni sono
finanziamenti del Ministero, mentre la quota
rimanente riguarda gli investimenti di Fiat e di
altri operatori. In base all'Accordo la Fiat è
impegnata ad ampliare la gamma di offerta di vetture
e veicoli per il trasporto merci, oltre che di
autobus, di compattatori e di mezzi di raccolta
rifiuti alimentati a metano, l' Unione Petrolifera
si impegna per la diffusione dei distributori di
metano. Per il 2002 sono già disponibili 15,5
milioni di euro.
''Con l'inizio delle attività previste dall'accordo
- ha dichiarato il Ministro dell' Ambiente e della
Tutela del Territorio, Altero Matteoli - si dà
attuazione ad uno dei programmi più significativi
previsti nel pacchetto anti-smog elaborato dal
ministero nei mesi scorsi per ridurre in modo
permanente l'inquinamento atmosferico nelle aree
urbane. L'accordo costituisce anche un efficace
raccordo con il mondo imprenditoriale per la
diffusione di soluzioni tecnologiche più pulite".
L'accordo di programma, riguarda prioritariamente 21
grandi città italiane (Bari, Bologna, Brescia,
Catania, Firenze, Foggia, Genova, Livorno, Messina,
Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Roma,
Siracusa, Taranto, Torino, Trieste, Venezia e
Verona) che si sono costituite oggi in convenzione,
denominata "Progetto Metano".
I meccanismi
L'avvio operativo del progetto è dato dalla
stipulazione della "Convenzione delle città" che
diviene il soggetto unico di riferimento per
coordinare in ambito nazionale l'attuazione del
progetto. Il nucleo iniziale della Convenzione è
costituito da quattro città: Bologna, Padova,
Palermo e Torino che hanno formalizzato lo schema di
convenzione e costituito la Conferenza degli
Assessori. In relazione alla complessità del
Progetto, le responsabilità di Comune capofila sono
state affidate alle città di Torino e Palermo che
coordineranno a livello nazionale l'erogazione dei
sostegni economici, rispettivamente, per l'acquisto
di veicoli e per lo sviluppo della rete
infrastrutturale di distribuzione del metano. Le 21
città, individuate dall'Accordo di Programma, cui si
aggiungeranno i comuni compresi nelle aree segnalate
dalle Regioni nei piani per il miglioramento della
qualità dell'aria, aderiranno successivamente alla
Convenzione beneficiando così dei contributi
previsti dall'Accordo.
Gli Incentivi
Per quanto riguarda i veicoli, l'incentivo previsto
per i taxi ed i veicoli destinati al noleggio (con o
senza autista) è pari a 2500 Euro, per i veicoli
commerciali destinati al trasporto merci in ambito
urbano l'incentivo varia da 1500 a 6500 Euro a
seconda della classe e della dimensione.
L'ampliamento e lo sviluppo della rete distributiva
nelle 21 città, elemento essenziale per la crescita
della domanda dei veicoli, verrà sostenuto da un
contributo che aiuterà gli investitori che assumono
maggiori rischi imprenditoriali nelle città dove la
rete distributiva è carente o inesistente. Pertanto,
i contributi saranno di entità variabile a seconda
delle città e delle aree geografiche ove verranno
installate le stazioni di rifornimento e andranno da
100..000 Euro a 150.000 Euro. Le 21 città che
aderiscono alla convenzione predisporranno i piani
per l'ampliamento e lo sviluppo della rete di
distribuzione che saranno il primo passo per la
successiva erogazione dei contributi ai singoli
operatori.
I vantaggi ambientali
Considerate le emergenze ambientali causate
dall'inquinamento da polveri sottili (PM10) nei
centri urbani, l'Accordo focalizza gli interventi
sui veicoli che gravitano prevalentemente
nell'ambito urbano (il trasporto professionale di
persone ed il trasporto professionale per la
distribuzione delle merci nelle aree urbane).
Secondo prime stime, l'Accordo di Programma dovrebbe
portare alla diffusione di 300.000 veicoli in
sostituzione di mezzi attualmente circolanti ad
elevato tasso di inquinamento e alla realizzazione
di 148 nuovi impianti di distribuzione del metano
realizzati nelle 21 grandi città italiane e relativi
hinterland. Il beneficio ambientale stimato nelle 21
città in termini di riduzione delle emissioni di
PM10 è dell' ordine del 10% sulle emissioni del
parco totale dei veicoli, cui si deve aggiungere
anche una riduzione del benzene e della CO2.
Chi interessa
L'Accordo di Programma riassume l'insieme delle
iniziative volte al sostegno ed allo sviluppo dell'autotrazione
alimentata a metano, integrando con fondi aggiuntivi
i provvedimenti oggi esistenti ed ampliando i
soggetti destinatari dei benefici che sono
- le aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in
servizio pubblico e privato;
- le aziende che gestiscono servizi di trasporto
pubblico locale;
- le aziende che gestiscono servizi di pubblica
utilità;
- le aziende o gli imprenditori che gestiscono
servizi di taxi, servizi di noleggio con conducente;
altri servizi di noleggio;
- le aziende e gli imprenditori privati del settore
della distribuzione urbana delle merci e le aziende
di logistica;
- le aziende e gli imprenditori privati che
intendono realizzare impianti di distribuzione del
metano per autotrazione;
- le utenze private di mobilità individuale.
Comunicato Stampa
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Su questo argomento vedi anche:
Accordo di programma Ministero Ambiente-Fiat-Unione
Petrolifera
Auto a metano?
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