I fiumi italiani sono stati in questi ultimi decenni
divorati dall'estendersi delle attivita' umane: fino
agli anni '50 , ed il caso del Po e' esemplare,
erano rimaste ancora ampie fasce naturali a ridosso
delle sponde. Il WWF elenca i 10 "serial killer"
prodotti dalle attivita' umane, che stanno
progressivamente "uccidendo" gran parte dei fiumi
italiani stravolgendone la naturalita' e facendoli
diventare, in occasione di eventi metereologici
straordinari come quello dei giorni scorsi, ambienti
pericolosi.
1. CANALIZZAZIONE DEI CORSI D'ACQUA per rinforzare
le sponde degli alvei di magra;
2. COSTRUZIONE DI FARAONICI IMPIANTI PER L'ENERGIA
ELETTRICA accompagnati spesso da numerose altre
opere quali briglie o plateau in cemento;
3. ECCESSIVO SFRUTTAMENTO PER L'ESTRAZIONE DI INERTI
(sabbia e ghiaia) sia in alveo che nei terreni
golenali;
4. COSTRUZIONE ECCESSIVA DI PONTI E ALTRI
SBARRAMENTI ARTIFICIALI;
5. OPERE PER LA CAPTAZIONE D'ACQUA per scopi
industriali e agricoli;
6. DISBOSCAMENTO;
7. DISCARICHE DI RIFIUTI lungo gli argini
8. COLTURE INADATTE come i pioppeti che occupano
grandi aree golenali;
9. INSEDIAMENTI EDILIZI urbani a ridosso delle
sponde;
10. INSEDIAMENTI INDUSTRIALI a ridosso delle sponde;
Ed ecco le 10 "regole d'oro" che consentirebbero di
"resuscitare" i nostri fiumi attraverso il
ripristino delle loro caratteristiche naturali:
1. DARE SPAZIO AL FIUME lasciando ampie aree (casse
di espansione) per i periodi di piena;
2. CONSOLIDARE I VERSANTI COPERTI DA BOSCHI
rafforzando la vegetazione ripariale;
3. ALLONTANARE GLI INSEDIAMENTI DAI FIUMI;
4. AMPLIARE LE ZONE UMIDE (aree ad altissima
produttivita');
5. RECUPERARE LE CAVE ABBANDONATE modellando le
sponde e gli argini in modo naturale;
6. FACILITARE LA FITODEPURAZIONE (con vasche poco
profonde utilizzando canali, cave o altre zone di
scarso pregio)
7. RIDURRE IL FRAZIONAMENTO (eliminando briglie,
dighe, centrali idroelettriche);
8. RIQUALIFICARE I LAGHI ARTIFICIALI regolando il
livello d'acqua, rimodellando le rive e
ripristinando le fasce di vegetazione;
9. SALVAGUARDARE GLI HABITAT NATURALI come ad
esempio le lanche e le paludi perialviali;
10. RIQUALIFICARE LA FOCE, ambiente di transizione
tra terra e mare di grande valore ecologico;
Fonte: Ufficio Stampa WWF Italia
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