L'ultimo atto effettuato dall'Italia prima di
chiudere il semestre di presidenza italiana del
Consiglio d'Europa, è stato quello di ratificare a
Strasburgo la convenzione europea sulla protezione
dell'ambiente attraverso il codice penale.
Aderendo a questa convenzione, ogni stato sarà
obbligato a introdurre sanzioni penali per "atti
intenzionali o per negligenza che causino, o possano
causare, danni durevoli alla qualità dell'aria, del
suolo, dell'acqua, degli animali o delle piante",
che comprendono: pene detentive, confisca di beni e
altre sanzioni economiche.
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