La seconda generazione di
bio-carburanti non toglie cibo alle popolazioni, ma al contrario, sfrutta terreni altrimenti non coltivabili e sottoprodotti dell'acquacultura.
La società Energy Allied International e The Seawater Foundation and Global Seawater, Inc. hanno messo a punto un memorandum per sviluppare il primo progetto commerciale su larga scala per produrre biocarburanti in Egitto.
Integrated Seawater Agriculture Systems (ISAS) è un modello avanzato di produzione di
bio-carburanti che usa le acque reflue degli impianti di acquacultura, in acqua salata, di pesci e gamberi, per fertilizzare piantagioni di salicornia, pianta naturalmente resistente al sale, capace di cedere grandi volumi di olii vegetali da usare per produrre
bio-carburanti.
Mentre i produttori di
bio-carburanti di prima generazione minacciavano di sostituire i tradizionali campi di cereali essendo dipendenti dalla disponibilità di acqua dolce e da suoli ricchi di nutrienti, la Società New Nile Co produrrà
bio-carburanti avanzati applicando il modello ISAS che si basa esclusivamente sull'uso di acqua marina non trattata e terre aride, desertiche e degradate che sono attualmente improduttive.
Il progetto prevede di produrre decine di milioni di litri di
bio-carburante da una superficie di 50.000 ettari che potrebbero essere all'interno della costa del mediterraneo e del Mar Rosso.
Il modello ISAS è già stato applicato con successo in Eritrea.
L'iniziativa potrebbe rappresentare un grande cambiamento per
l'agricultura egiziana rendendo produttive risorse come un'abbondante mano d'opera abile nella coltivazione, illimitato accesso all'acqua di mare e vaste aree desertiche.
( Marco Dal Negro )
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