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Musica per i golosi

a cura di Francesca Mineo

 

 

 


Amparanoia

L'intervista

<La musica è la mia paranoia, così l'idea di base è stata quella di mixare ritmi e stili che facevano parte di me: reggae, ska, rumba, bolero. Questa è la nostra musica>. 

Amparo Sanchez, originaria di Granada, è una donna irrequieta perché non sa stare un attimo senza musica. Ricorda sempre il perché di questo nome, tutto centrato sulla fusione di sé con le sue manie. Anche il suo modo di parlare è molto 'musicale', e da ogni sua parola sembra ascoltare i ritmi dei quartieri di Barcellona e di Madrid (specie quelli di Malasana e Lavapiès), 

<dove la gente è abituata a suonare e cantare per strada, anche senza essere dei professionisti. Anche se oggi - aggiunge - tutto sta cambiando: c'è sempre minor spazio per la musica dal vivo>. 

Dai tempi di 'El poder de machin' a oggi, anno di pubblicazione dello scatenato 'Somos viento' (Emi), gli Amparanoia hanno subito numerose evoluzioni, pur restando fedeli al sound meticcio. Gli Amparanoia nascono contemporaneamente a gruppi di strada e soundsystem, miscelandosi a progetti di Manu Chao, Tonino Carotone, Wagner Pa, Macaco. 

E' un gruppo che, in proporzione, ha vissuto fino ad oggi saltando su e giù dai palchi e per questo ha conservato l'anima nomade. La prospettiva di Amparanoia, tuttavia, è ulteriormente cambiata dopo il viaggio e le esperienze a fianco delle comunità indigene zapatiste del Messico. Da qui nacque l'idea di 'Somos viento', la cui copertina è un omaggio alle donne del subcomandante Marcos e le immagini interne a oggetti personali che hanno segnato la vita di Amparo fino ad oggi. 

In 'Somos viento', malgrado i forti connotati sociali, si esalta la dimensione di 'festa', tema già noto a Amparanoia in altri dischi precedenti…
<Ho sempre voluto ballare la vita, l'allegria. Essere donna fa sì che si tengano presenti questi aspetti gioiosi della vita. Noi donne del resto siamo contraddittorie, piene di contrasti, abbiamo voglia di ridere e dopo cinque minuti vogliamo piangere: la tragicommedia è tipica della donna! Ballare la vita è comunque l'obiettivo della mia musica>

Qual è la parte araba di te, nella musica?
Sono cresciuta a Granada, e fin da piccola l'influenza musicale e culturale è stata molto ricca. C'è molto Marocco in Andalusia, in tutti gli ambiti artistici. Da sempre ho visto persone di cui ti senti fratello o sorella; tra la cultura berbera e quella del sud della Spagna ci sono molte affinità, dal clima all'idioma. Del resto per il Marocco, la Spagna è la prima porta d'Europa, e viceversa, per noi. Ho sempre vissuto avendo, davanti agli occhi, l'anticamera dell'Africa. 

In 'Somos viento' si percepisce un appello, che vuole essere un invito alla pace… 
E' importante essere uniti per protestare, dal più piccolo al più grande, contro le ingiustizie. Però ognuno deve essere unico, deve fare la sua parte. E' fondamentale essere informati, conoscere.

Cosa porti con te, ogni giorno, dell'esperienza in Chiapas?
Un ricordo vivo e fortissimo. Ho incontrato una popolazione fiera che ha trovato una filosofia di vita che, se applicata, potrebbe valere per il mondo intero. E' una filosofia semplice: sono persone che possono morire di fame ma lottano ogni giorno con dignità. E' l'orgoglio indigeno: ho appreso una lezione che potrebbe servire contro le follie del mondo. E' stato bello condividere settimane e mesi con persone per le quali è possibile migliorare la vita, anche suonando o organizzando concerti che sensibilizzino l'Occidente. 

Questo disco appare più completo. E' frutto di una accuratezza maggiore?
<Credo di avere un approccio simile in tutti gli album, anche se è certo che l'esperienza fa maturare. Sono cambiati alcuni componenti della band, ma tutti, quelli che sono usciti così come i nuovi, hanno dato un apporto compositivo notevole, così che il gruppo è cresciuto negli anni. Ogni album per me rappresenta sempre una forma di crescita, e l'impegno sociale che vi pongo è forte in ogni disco, in egual misura. Cerco di far riflettere chi ascolta su temi che possano riguardare tutti, indipendentemente dal paese in cui si vive. E' importante che, grazie alla musica,la gente maturi una coscienza sociale>


 

 


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