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Musica per i golosi

a cura di Francesca Mineo

 

 

 


Cranberries

L'intervista

Forse sarà stato il profumo del caffè mattutino, nella sua casa di Limerick, a risvegliare Dolores O' Riordan da un periodo non proprio favorevole. E a farle capire che l'anima di un gruppo è intangibile, malgrado le regole del music business tentino di spingere verso sentieri insidiosi.
Quello che, ad esempio, era stato intrapreso con l'ultimo album, 'Bury the hatchet': forse spinti dalle regole del mercato, i Cranberries si erano allontanati dal sound che li caratterizzava: un rock troppo elettrico che, di conseguenza, li convogliava in un calderone indistinto.
<Siamo tornati alla ricetta originale dei Cranberries - dice la cantautrice irlandese, 30 anni appena compiuti.

E' bello tornare alle radici, anche se sappiamo di essere cambiati molto in dieci anni. Siamo sicuramente più maturi, nella composizion e nell'interpretazione. Abbiamo ritrovato l'energia e la passione che ci ha fatto iniziare la nostra avventura. Non a caso è tornato a lavorare con noi Stephen Street, che aveva prodotto i nostri primi due album, e che ci ha sempre tenuti insieme>.Così "Wake up and smell the coffee" (Universal) è la raccolta di nuovi brani che - fortunatamente - respirano di rock e Irlanda. 

Dolores O' Riordan sembra rinata. Le due gravidanze le hanno ridato nuova luce, i capelli cortissimi che esaltano i lineamenti delicati del viso. 
<E' un disco ottimista e impegnato, ma non certo con finalità politiche - aggiunge O'Riordan - E' il frutto di un momento positivo per tutti noi, specialmente nella nostra vita privata. Non sono l'unica ad avere figli, perciò adesso le prospettive sono diverse per tutti. E molto più serene. Basti pensare che in studio i discorsi ricorrenti sono: come vanno i dentini? Hai provato questa pappina? Prima perdevo tempo a preoccuparmi di come apparivo, volevo assomigliare alle ragazze anoressiche delle riviste. Avere figli ti cambia talmente la vita e le prospettive che tutto sembra senza significato, in confronto>.

Dopo "Bury the hatchet", malgrado i tour forsennati e le vendite discrete, il gruppo stava vivendo un periodo di scarsa creatività.
<Sembrerà strano, ma oltre al calore della mia famiglia, ad avermi salvato dalla negatività è stato un fiore - interviene candidamente l'artista irlandese -. Non riuscivo a ritrovare forza in me stessa, e trascorrevo molto tempo nel mio giardino a riflettere. Un giorno trovai un fiore particolarmente bello e profumato: guardarlo e respirarne il profumo mi riconciliò con la natura e il mondo, facendomi capire che tutto doveva ripartire da me>.

Dolores, i fratelli Hogan e Fergal Lawler hanno oggi ritrovato gli affetti e gli amici di sempre
<E' bello tornare nella tua città e incontrare i vicini che ti fanno festa e ti chiedono 'come stai? È bello rivederti!'> - e, al tempo stesso, la carica per ripartire. Hanno scritto quattordici canzoni che, su melodie accattivanti, parlano di interiorità e di istinto ('Never grown up'), di cuore e sentimenti ('Analyse', il singolo), ma anche di difesa dell'ambiente (Time is thicking out'). Una rivincita su brani che hanno ossessionato perfino la carriera del gruppo, come 'Zombie'.
<Non ce la facevo più - dice Dolores - ogni volta che avevo un'intervista la domanda era: c'è un'altra 'Zombie' nel nuovo album?>.

Suono e contenuti del disco sono ora più maturi, pur essendo stretto il legame con le radici del loro rock. 
<Dopo il successo dei primi album, le aspettative su di noi erano troppe, e questo ci ha bloccato per un po' di tempo - racconta Dolores - Per questo non siamo mai stati a nostro agio con la popolarità: ti esalta ma ti controlla la vita. Siamo esplosi quando eravamo ancora troppo giovani, e questo ci ha fatto perdere di vista cose importanti.> 
Scrivere il nuovo album <è stata una bellissima esperienza: non mi sembrava neanche di lavorare!>, confessa l'artista che oggi è mamma per la seconda volta. <Sto organizzando la mia carriera in base alle esigenze dei miei figli, Taylor e Molly - aggiunge - Cerchiamo di stare tutti insieme, anche nelle date del tour>. Il marito, Don Burton, è infatti road manager dei Cranberries, dopo esserlo stato per i Duran Duran. <Oggi mi sento circondata dall'amore - conclude Dolores - Non potrei desiderare altro>


 

 


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