Subsonica
L'intervista
Una copertina da allunaggio su un pianeta desolato. Uomini che si aggirano in luoghi dopo una devastante guerra nucleare.
<E' una Polaroid un po' livida di questi ultimi anni, di quello che è accaduto nel 2001. Fatti inquietanti, di cui i giorni di Genova e la strage di Novi Ligure sono, purtroppo, un esempio>. Cmax, chitarra cresciuta a fianco degli Africa Unite e 'ghost' di progetti dell'underground musicale torinese, sintetizza così 'Amorematico' (Mescal) dei Subsonica.
L'album è il terzo della band torinese che al festival di Sanremo di due anni fa lasciò perplessa l'audience del pop melodico e prevedibile con il pezzo 'Tutti i miei sbagli': una voluta ambiguità sull'utilizzo di 'sostanza' e l'atmosfera cupa che pervadeva il brano ha consentito ai Subsonica di aprirsi le porte a un pubblico più vasto, restando comunque, anche oggi, in un ambito ben determinato.
<Di questo siamo consapevoli, sappiamo di non poter riempire gli stadi, ma siamo contenti così - hanno detto i Subsonica - Del resto questo album, che sicuramente è ancora più intimista, non potrà attirare le folle. In Italia poi, non si comprano più dischi, questa è la realtà>.
In polemica con le discografiche: <Devono rendersi conto che il sistema ingenera la distruzione del mercato>; con le emittenti radiofoniche: <Le radio ormai hanno la funzione di un elettrodomestico: mandare in onda suoni gradevoli è solo un successo di marketing>; i Subsonica si sono dichiarati felici di pubblicare un album su etichetta indipendente, la Mescal appunto - distribuita da SonyMusic - che <ha il ruolo di 'cuscinetto' tra la realtà musicale e il business. Così - hanno aggiunto - bando ai suoni da hit, via a un album introspettivo. Un disco di canzoni che potrebbe essere definito di pop contemporaneo>.
Brani fitti di parole, una realtà poco confortante quella descritta dai Subsonica, dove anche i giorni del G8, visti attraverso il teleschermo, sono però evocati in 'Sole silenzioso' su sound giamaicano.
<Abbiamo sofferto un po' le aspettative nei nostri confronti, dopo le 100mila copie vendute, non moltissime ma di certo inattese - ha spiegato Samuel - Vivere a Torino, dove sono ancora molti gli spazi di aggregazione, ci ha aiutato a trovare nuove sensazioni, a raccontare storie>.
Il disco, che pone molta attenzione alle parti ritmiche, alla pulizia del suono e ai testi, emana sensazioni e sfumature anni Ottanta. Brani da ascoltare e da ballare, ma avvolti da una atmosfera plumbea.
Non a caso compaiono anche i Krisma, una delle collaborazioni più stimolanti di questo album, che si ascoltano in 'Nuova ossessione', il singolo. Tra gli interventi interessanti, sicuramente quello di dj Rachid: in 'Gente tranquilla', che non difficilmente si collega alle vicende di Novi Ligure, dice in arabo: <Un demone tascabile/ un'ombra clandestina/ un crimine/La colpa indispensabile per sopportare un vuoto che non vuole finire>. Come da 'filosofia' Subsonica, occhi puntati sulle diversità e sulle alienazioni.
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