L’indagine nazionale, che coinvolge un campione statisticamente significativo di 600 pazienti diabetici con interviste approfondite, consente di conoscere meglio i bisogni, gli stili di vita, le speranze e l’atteggiamento verso le cure e la malattia di coloro che soffrono di diabete, una
patologia in forte crescita che nel nostro Paese colpisce oltre tre milioni di persone.
Quasi 6 diabetici su 10 risultano in sovrappeso e non praticano alcuna attività fisica regolare.
L’indagine ha coinvolto ad oggi 600 pazienti diabetici con interviste personali approfondite.
L’età media è di 61 anni e la maggioranza (36,5%) ha scoperto di essere diabetico solo dopo i 40 anni (in media a 47 anni) per caso, durante le normali analisi di routine.
Il 27,7% di chi è in trattamento con insulina ha invece ricevuto la diagnosi di diabete prima dei 29 anni.
Oltre la metà (58,7%) risulta in sovrappeso od obesa e il 55,3% non pratica alcuna attività fisica regolare (al massimo una camminata di 20 minuti), sebbene chi è in trattamento con insulina vanti una maggiore attenzione alla propria forma fisica (1 su 2 ha un Indice di Massa Corporea nella norma).
Il 45,8% dichiara di avere familiari con il diabete (al primo posto è la madre con il 47,4%).
Secondo l’indagine di Medi-Pragma, la metà degli intervistati è in terapia con ipoglicemizzanti orali, il 39,2% è trattato con insulina, il 10,8% li assume entrambi. 1 su 2 (55%) soffre di altre patologie concomitanti, prima fra tutte l’ipertensione (76,4%), seguita dall’ipercolesterolemia (33%).
Il diabetologo risulta naturalmente la figura medica di riferimento nel trattamento del diabete (77,8%), soprattutto per gli insulino-trattati, seguita dal Medico di Medicina Generale (14,3%) in particolare per i non insulino-trattati, con una media di 3-4 visite l’anno.
L’85% effettua regolarmente l’autocontrollo della glicemia (1 su 2 la controlla quotidianamente), con uno strumento consigliato soprattutto dal diabetologo (75,9%) e quasi sempre ricevuto in omaggio dal proprio diabetologo o dal farmacista (8 volte su 10).
La maggioranza (87,8%) si dichiara soddisfatta della gestione complessiva della propria malattia.
Il 18,3% degli insulino-trattati intervistati è iscritto ad un’Associazione pazienti, contro solo il 6,7% dei non insulino-trattati. Si tratta soprattutto di Associazioni locali (49,3%), seguite da FAND (18,7%) e da AID (17,3%). Le Associazioni risultano particolarmente importanti per le informazioni sulla malattia e per il supporto psicologico.
Altre fonti di informazioni sul diabete sono, al primo posto, il diabetologo (49,5%), seguito dai media (40%) e dal Medico di Medicina Generale
(24,7%).
( Marco Dal Negro )
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