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Luce e sonno: trovate le cellule che tengono svegli (07/11/2011)

 

La luce intensa ci sveglia e ci aiuta a rimanere svegli, mentre il buio tende a farci venire sonno; la luce, poi, ha anche un effetto antidepressivo, fa allegria. Ed è per addormentarsi e non svegliarsi che molte persone usano sugli occhi mascherine che impediscono alla luce di passare.

Ora, alcuni ricercatori della University of California, UCLA, hanno identificato il gruppo di neuroni che fa sì che la luce ci svegli oppure no.
Jerome Siegel, professore di psichiatria al Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior at UCLA, ed i suoi colleghi hanno trovato che questi neuroni si trovano nell'ipotalamo, l'area del cervello deputata anche al controllo, del sistema nervoso autonomo, della temperatura corporea, la fame, la sete, la fatica ed il sonno e che rilasciano un neurotrasmettitore chiamato ipocretina.

I ricercatori hanno verificato che i topi privi di ipocretina erano incapaci di rimanere svegli con la luce, mentre quelli che ne avevano mostravano un'intensa attivazione di queste cellule in presenza di luce, ma non quando erano svegli al buio.

Lo stesso gruppo di ricerca dell'UCLA, in precedenza, aveva determinato che una perdita di ipocretina era responsabile della narcolessia e della sonnolenza associata con il Morbo di Parkinson. Tuttavia il ruolo del neurotrasmettitore in situazione normale era, fino ad ora, poco chiaro.

Secondo il professor Siegel queste ultime scoperte chiariscono precedenti lavori sugli esseri umani che hanno trovato che i narcolettici non rispondo alla luce, diversamente da altri individui altrettanto assonnati, e che sia narcolettici che pazienti con il Morbo di Parkinson, tendono ad essere più depressi di altri, pure affetti da patologie croniche.

Il professor Siegel è anche membro del UCLA Brain Research Institute e responsabile della ricerca neurobiologica del Sepulveda Veterans Affairs Medical Center in Mission Hills, Calif.
I risultati della ricerca sono pubblicati sull'edizione online del Journal of Neuroscience.

Per saperne di più vedi la pagina in inglese di questa notizia e 
University of California - Los Angeles

(MDN)

 


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