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Anoressia
e la bulimia
L'anoressia e la bulimia non sono patologie
dell'alimentazione; esse non sono il risultato di cattive abitudini alimentari o di comportamenti errati connessi all'attività di nutrirsi.
L'anoressia e la bulimia sono una manifestazione di problemi affettivi rilevanti. Anoressia e bulimia sono l'effetto di disturbi della sfera affettiva.
L'anoressia e la bulimia possono manifestarsi in forme lievi e transitorie.
Queste forme possono manifestarsi in relazione a condizioni momentanee, sia di natura affettiva che di natura pratica. Si possono manifestare quando sono l'effetto di una modificazione alimentare momentanea e improvvisa, come quando, ad esempio, si torna da un viaggio in un paese che ha diverse abitudini alimentari. Come noto a tutti, lievi anoressie sono una cosa comune anche nelle forme di innamoramento e in particolare nel caso in l'amore non è corrisposto (sul rapporto tra amore, innamoramento e cibo torneremo in uno spazio apposito) l'innamorato non riesce a mangiare perché il proprio desiderio è già tutto rivolto verso la persona amata. Ugualmente, come è noto, per quietare uno stato di vaga ansietà, insoddisfazione o tensione emotiva, si può cercare tranquillità nel cibo.
Ma nelle forme più gravi, l'anoressia e la bulimia sono ben altro; esse costituiscono delle difese contro l'insoddisfazione, l'ansietà, lo svilimento e il senso di vuoto che pervadono la vita della
persona, in quanto questa non riesce a risolvere una sua fondamentale condizione di conflitto e permane quindi in una condizione di impasse. Il conflitto viene allora risolto attraverso il ricorso a qualcosa che sposti l'attenzione, come appunto il cibo (che ha nella nostra società un certo valore e una certa importanza).
Nell'anoressia e nella bulimia i sentimenti di insoddisfazione, ansietà, svilimento e vuoto, sono così gravi in quanto sono espressione di problematiche risalenti all'infanzia e quindi difficilmente affrontabili, senza un aiuto psicoterapeutico, dalla persona divenuta adulta; a differenze delle forme transitorie sono costanti e dipendono solo in piccola parte dal partner e dal mondo esterno; l'insoddisfazione e il senso di vuoto. E' questo profondo radicamento nell'infanzia che determina la natura persistente e ingravescente del sintomo anoressico-bulimico, la quale richiede spesso un intervento tempestivo, soprattutto dell'ambiente famigliare.
(Dott. Luigi Colombo)
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