qualcuno verrà
spontaneo definire il
geniale
multistrumentista americano "un
autentico prezzemolo della musica di fine millennio". E
questo è fuor di discussione.
Ma
altrettanto fuor di discussione è la straordinaria rapidità
mentale con cui mister Laswell concepisce i suoi dischi, e li
assembla, e li fa suonare rotondi, brillanti, meravigliosamente à
la page. E mai una volta che sbagli un colpo!
Prendiamo per esempio questo "Nagual site", che è
quanto di più emblematico si possa immaginare quando si ipotizza
di gettare un ponte fra Oriente e Occidente. Qui, l'humus musicale
di fondo è chiaramente indiano, proprio come sono indiani tre dei
protagonisti: il virtuoso di tablas Zakir Hussain e i vocalist
Gulam Mohamed Khan e Sussan Deyhim.
Ma,
accanto a loro, operano alcune stelle occidentali - il
sassofonista Dave Liebman, il pianista Bernie Worrell, soprattutto
il bassista Jah Wobble - chiaramente folgorate sulla via di
Bombay. Ed è proprio per via di questo inarrivabile mix che i sei
"rag" che riempiono il cidì suonano tanto
deliziosamente accattivanti. Antichissimi e modernissimi al tempo
stesso. |