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Nella bella presentazione redatta per il libretto accluso al
cidì, il critico portoghese David Ferreira dichiara di essere il massimo responsabile dell'assenza di canzoni come "A Sombra", "A Estrada do Monte",
"Cuidado", "O Navio" e via elencando. |
"A Sombra", "A Estrada do Monte", "Cuidado", "O Navio" e via elencando. Ma d'altra parte una qualunque antologia necessita di un drastico lavoro di cernita (altrimenti sarebbe un'"opera omnia"), e non bisogna lamentarsi troppo di quel che rimane escluso: ammesso che ciò che viene inserito sia di eccellente qualità, è ovvio. Ma in questo caso lo è, altro che se lo è. E dunque accade che l'ensemble preferito dal regista Wim Wenders - che, lo ricorderete certamente, lo ha lanciato in tutto il mondo con il suo meraviglioso "Lisbon Story" - sia qui catturato e riproposto con ben 17 "evergreen" estratti dai cinque cidì finora prodotti. Canzoni che hanno titoli e melodie indimenticabili come "Ainda", "O Paraìso", "O Pastor", "Vem" e "Oxalà", e che fanno testualmente affaermare a David Ferreira: "In più di dodici anni di attività i colori sono cambiati, ma l'abilità dei Madredeus di creare grandi affreschi musicali è rimasta esattamente la stessa. E ascoltando queste meravigliose canzoni chiunque si renderà conto che, dietro l'apparente diversità, ci sono una coerenza e una continuità assolutamente sbalorditive". Esatto, proprio così.
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